Elaterio oscuro Agriotes obscurus, Agriotes hirtellus

Classificazione: Insetti > Coleotteri elateridi

Coleottero polifago della famiglia degli elateridi. Presenta adulti con corpo bruno-nero con antenne brune ferruginose; protorace più largo che lungo, convesso, con forte punteggiatura serrata. Dimensioni: 7-9 mm di lunghezza.

Biologia

 Gli adulti compaiono in giugno-luglio, muovendosi sul terreno o tentando brevi voli, rimanendo nel raggio di poche decine di metri (per questo motivo le infestazioni hanno spesso carattere localizzato, anche nello stesso appezzamento). Trovano condizioni favorevoli con temperature fra i 17 e i 25°C, manifestando una spiccata sensibilità alle temperature elevate (per tale ragione svolgono la propria attività nelle ore notturne). Di notte compiono erosioni a carico delle foglie. Poco dopo la fuoriuscita eseguono gli accoppiamenti, quindi le femmine ricercano terreni umidi ove depongono fino a 200 uova, raggruppandole in 5-6 elementi disposti a rosario, interrandole di alcuni centimetri. Le uova sono estremamente sensibili alla siccità e muoiono in pochi minuti se esposte all'aria secca. Dopo 15 giorni di incubazione nascono le larve che iniziano l'attività trofica a spese delle radici di piante erbacee spontanee e coltivate. Compiono le mute in agosto e in ottobre, approfondendosi nel terreno anche fino a 90 cm, per ripararsi dai rigori invernali. In primavera si ripresentano in superficie, compiono una muta e proseguono l'attività trofica per poi effettuare una nuova muta in autunno. Lo sviluppo larvale richiede circa quattro anni, con due mute annuali. La maturità è raggiunta dopo 8 mute, quando le larve creano una cella terrosa ove compiono la metamorfosi. Dopo un paio di settimane, raggiunta la forma adulta, i coleotteri fuoriescono per poi accoppiarsi e deporre le uova.

Danni causati

Le larve dell'elateride infestano radici e altri organi sotterranei. A carico dei cereali provocano erosioni sugli organi ipogei delle giovani piante e danneggiano l'apice vegetativo cagionando il disseccamento della foglia apicale. A seguito di ciò la pianta dissecca generando fallanze nelle coltivazioni. Sulla patata le larve forano i tuberi scavando gallerie di lunghezza variabile. L'attacco può essere interrotto dal sopraggiungere della siccità estiva, ma i tuberi restano segnati da tracce crateriformi con solchi radiali. Danni possono essere riscontrati anche sui tuberi pronti per la raccolta, sia in caso di estirpazioni tardive sia a seguito di piogge che richiamano in superficie le larve.

Interventi agronomici

Evitare la coltura in successione a prati stabili per almeno due anni. In caso di successione a medicai rompere gli stessi nell'estate precedente in modo che la maggior parte delle larve subisca l'azione della siccità estiva; rompere il prato immediatamente prima di seminare in modo tale che gli elateridi presenti si approfondiscano temporaneamente sotto lo strato lavorato e restino inattivi sino al superamento delle prime fasi critiche della coltura. Su patata evitare irrigazioni tardive in prossimità della raccolta per limitare la risalita delle larve.

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