Eulia Argyrotaenia ljungiana, Argyrotaenia pulchellana

Classificazione: Insetti > Tortricidi ricamatori

Lepidottero tortricide molto polifago che attacca sia piante da frutto (pomacee, drupacee, vite, fragola e actinidia) che erbacee (ortive). Sulle pomacee fa parte del gruppo dei lepidotteri ricamatori.

Gli adulti sono delle farfalline con apertura alare di 15 mm circa; le ali anteriori sono di colore grigio ocraceo con macchie più scure. Le larve sono lunghe 15-18 mm, glabre e di color verde giallastro con il capo ocra.

Biologia

L’insetto compie 3 generazioni all’anno e sverna allo stadio di crisalide, avvolto in un bozzolo biancastro, sui residui delle foglie cadute a terra. Gli sfarfallamenti primaverili avvengono da fine marzo-inizio aprile fino alla prima decade di maggio; le femmine depongono 25-50 uova in fitti gruppi (ovoplacche), di colore inizialmente giallo per poi diventare brune in prossimità dello sgusciamento delle larve. Le larve compiono erosioni fogliari e a carico dei frutti, verso inizio giugno si incrisalidano nelle foglie danneggiate. Gli adulti del secondo volo compaiono da metà giugno fino a inizio agosto: questi danno inizio alla seconda generazione di larve che danneggiano foglie e frutti. Il terzo volo inizia la prima decade di agosto fino a oltre la metà di settembre; le femmine danno origine alla terza generazione di larve che si accrescono lentamente e in novembre si incrisalidano, per superare l’inverno, tra i lembi ripiegati delle foglie cadute a terra.

Danni causati

Su vite l’attacco avviene sui fiori, distruggendoli e avvolgendoli con fili sericei, e sugli acini producendo delle lesioni. Questa attività trofica favorisce lo sviluppo di Botrytis cinerea e altri marciumi; in genere l’attacco è molto simile a quello della Tignola e Tignoletta della vite. Su melo e altri fruttiferi causa erosioni fogliari con la larva che si mantiene sulla pagina inferiore della foglia all’interno di un riparo sericeo lungo la nervatura mediana della foglia. Sui frutti causano erosioni nei punti di contatto con le foglie o con altri frutti e sulle mele già sviluppate o prossime alla raccolta le erosioni sono in genere presenti nella cavità peduncolare; sui frutti di actinidia (kiwi) compiono profondi fori rotondeggianti nei punti di contatto con altri frutti. 

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