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Macchine alleate contro le resistenze

Negli Stati Uniti e in Australia si stanno mettendo a punto alcune tecniche agronomiche per arginare la diffusione delle infestanti che abbiano sviluppato resistenza agli erbicidi. Specifici macchinari sono stati testati in tal senso e hanno fornito buoni risultati

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Le malerbe si possono controllare anche per via meccanica

Fonte immagine: © hachri - Fotolia

La Weed Science Society of America, in acronimo WSSA, studia specificatamente l’argomento malerbe in agricoltura. Le resistenze agli erbicidi sono ovviamente un tema scottante e ora pare che vi siano nuovi spunti tecnici per arginarle.
Per esempio, una strategia che è stata spesso sottovalutata per controllare le infestanti resistenti è quella di face in modo che i semi delle infestanti rimaste in campo al momento del raccolto non vengano dispersi, bensì vengano lasciati germogliare in campo subito dopo la raccolta.
 
Alcuni test hanno avuto luogo in Australia, Paese in cui la resistenza multipla delle malerbe a diversi erbicidi ha causato gravi problemi negli ultimi dieci anni. Ricercatori e agricoltori hanno iniziato a collaborare per mettere a punto nuove strategie agronomiche, non chimiche, focalizzate sulle malerbe che persistevano fino alla raccolta con i semi ancora attaccati alla pianta. Queste piante vengono trebbiate insieme alla coltura e finiscono nei separatori delle mietitrebbia i quali convogliano frammenti di pula, paglia e semi al di fuori della macchina a comporre un’andana.
Se questo materiale viene invece raccolto subito da appositi macchinari simili a imballatrici, i semi delle piante non raggiungono il terreno e possono poi essere ammucchiati fuori dai campi, oppure imballati insieme alla paglia della coltura stessa.
A quanto pare, sono già molto gli agricoltori australiani che trainano questo tipo di macchine con la loro mietitrebbia al momento della raccolta. Gli studi più recenti hanno dimostrato che in tal modo si possono ridurre le popolazioni di infestanti fino al 90 per cento.
 
Un altro sistema per abbattere le popolazioni di infestanti, incluse le resistenti, sarebbe stato messo a punto da un agricoltore australiano di nome Ray Harrington, il quale ha inventato una macchina che agisce come un vero e proprio mulino distruggendo i semi. Disponibile in commercio, la Harrington Seed Destructor “sfarina” con successo oltre il 90 per cento dei semi delle piante infestanti raccolte.
 
Sicuramente, le piante che abbiano già rilasciato i semi al suolo prima della trebbiatura possono sfuggire a tali tecniche. Resta però il fatto che una buona parte delle potenzialità riproduttive di molte essenze possono essere tarpate grazie a queste nuove macchine.
 
Per l'articolo originale in inglese clicca qui
Per ulteriori background e raccomandazioni WSSA sulla gestione delle erbe infestanti resistenti agli erbicidi, visitare http://wssa.net/weed/resistance.

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