2017
20

Compag contro la disinformazione sugli agrofarmaci

La federazione dei rivenditori di mezzi tecnici lancia un monito sulle cosiddette fake news: lo standard di sicurezza alimentare in Italia è tra i più elevati d'Europa

compag-fabio-manara.jpg

Fabio Manara, presidente di Compag

Non è una novità: negli ultimi decenni si sono moltiplicate le pressioni mediatiche, sociali e quindi politiche sul comparto fitoiatrico. Mentre cioè gli scenari continuavano a migliorare sotto ogni punto di vista, tecnico, tossicologico e ambientale, pare che il resto del mondo extra-agricolo, quello cioè che mangia senza produrre cibo, sia divenuto sempre più aggressivo verso i prodotti chimici, considerati solo per tale ragione "tossici", "cancerogeni" oppure "devastatori dell'ambiente".

Al fianco di equilibrate richieste di trasparenza, al quale tutto il comparto sta rispondendo in modo egregio da anni, si sono infatti moltiplicati i gruppi di pressione che non esitano a ricorrere all'allarmismo più becero pur di guadagnarsi visibilità, peso politico o punti di market share nei banconi dei supermercati. E qui di risposte ve ne sono poche, in effetti, perché contro la disonestà intellettuale vi è poco da fare e da spiegare.

Ora anche Compag, federazione nazionale delle rivendite agrarie, si fa carico del problema e rassicura i consumatori italiani sugli standard qualitativi dei prodotti agricoli che ogni giorno appaiono sulle nostre tavole. Secondo Compag, infatti, è più che legittimo il desiderio di sapere cosa si mangia ed esigere che i prodotti in commercio siano assolutamente sani e di qualità, ma troppo spesso si è portati ad associare tutto ciò che è chimico con nocivo e questo a causa delle informazioni ingannevoli che vengono diffuse anche in assenza di prove scientifiche. E sono proprio i dati scientifici a dimostrarlo, dati che confermano l’Italia come eccellenza nel settore agroalimentare non soltanto per quanto riguarda la varietà e la qualità dei prodotti, ma anche per i minimi livelli di residui riscontrati.

Compag ricorda come, anche volendo, sarebbe impossibile soddisfare le attuali necessità alimentari dell’intera popolazione con i soli prodotti derivanti da colture biologiche, le quali hanno notoriamente hanno un rendimento inferiore a quello dell’agricoltura convenzionale e richiederebbero pertanto estensioni agricole oggettivamente indisponibili. Soprattutto in un Paese come l'Italia, vi è da dire, ove negli ultimi vent'anni è andato perso quasi un quinto dell'autosufficienza alimentare. A conferma, le crescenti importazioni di numerose materie prime agricole, cereali in primis, ma anche olio, carni e latte.

Ciò che è doveroso - sottolinea Compag - è che venga fatto un uso consapevole dei fitofarmaci, tra l’altro utilizzati in seppur minima parte anche nelle colture biologiche. Fortunatamente, la consapevolezza in Italia risulta essere più alta che in qualsiasi altro Paese al mondo. Lo stesso ministero della Salute italiano, nel suo ultimo rapporto ufficiale sui residui di prodotti fitosanitari (2016), riporta un dato estremamente positivo, rilevando solo lo 0,3% di campioni irregolari su quasi 9000 analizzati.

Ancora, secondo uno studio dell’Efsa, l’Agenzia europea che si occupa della sicurezza alimentare, solo l’1,2% dei campioni analizzati è risultato irregolare, contro una media europea che si attesta attorno al 2,9% (rapporto Efsa 2016). La situazione è confermata anche da Agrofarma, associazione nazionale delle imprese di agrofarmaci, a sostegno di un recente rapporto di Legambiente sull’impiego di prodotti chimici in agricoltura. Detto rapporto sottolinea gli elevati standard qualitativi dei prodotti italiani, frutto di un rigoroso sistema di limiti e di controlli estremamente severi ed efficaci che garantiscono il più alto livello mondiale di sicurezza per i consumatori.
 
Arriva in questo scenario il monito di Compag: è di fondamentale importanza che il consumatore impari a distinguere le informazioni corrette dalle fake news, e soprattutto a valutare la fonte di tali notizie, che devono provenire da un istituto accreditato che sappia valutare i rischi secondo parametri definiti e precisi.
 
Per quanto riguarda l’allarme lanciato da Legambiente in merito alla presenza di residui multipli, Agrofarma ricorda che non esiste alcuna evidenza scientifica rispetto a un effetto negativo sulla salute derivato dalla presenza, sotto la soglia di sicurezza, di residui di più sostanze negli alimenti. Da parte sua, anche Compag sottolinea che secondo gli studi dei principali istituti di ricerca italiani e sulla base dell’esperienza pluriennale che ha condotto l’agricoltura italiana a ridurre in maniera considerevole le quantità di fitosanitari utilizzati negli ultimi 20 anni, la diversificazione delle sostanze impiegate riduce l’impatto sull’ambiente e sulla fauna ed è uno dei principi su cui si basa la difesa integrata.

Inoltre la stessa Efsa sta lavorando all’attuazione di una metodologia per valutare scientificamente i possibili rischi da esposizione a più sostanze chimiche, anche attraverso l’istituzione di specifici tavoli di lavoro composti da istituzioni, enti di consulenza scientifica e cittadini (progetto MixTox).
 
I dati ufficiali confermano di anno in anno l’Italia come eccellenza nel settore agroalimentare per la qualità e genuinità dei suoi prodotti, risultato del grande impegno degli agricoltori italiani e dei vari operatori del settore che, nonostante le numerose difficoltà, continuano a lavorare con serietà e passione, offrendo ai consumatori prodotti che risultano anche essere tra i più apprezzati a livello mondiale. L’agricoltura convenzionale italiana ha tutti i requisiti di organizzazione e conoscenze scientifiche per garantire il consumatore sulla qualità dei suoi prodotti, che sono appunto tra i più qualificati ed apprezzati a livello mondiale.
 
Compag, che da anni si prodiga per la corretta divulgazione dell’informazione, rivolgendosi sia agli addetti ai lavori che al consumer, si unisce a Efsa nel sottolineare come solo la conoscenza e la competenza siano la via per fronteggiare falsi allarmismi e sottostanti interessi a manipolare la percezione del pubblico.

In questo articolo

Suggerimenti? Pensi che le informazioni riportate in questa pagina siano da correggere? Scrivici per segnalare la modifica. Grazie!

I nostri Partner

I partner sono mostrati in funzione del numero di prodotti visualizzati su Fitogest nella settimana precedente

Fitogest® è un sito realizzato da Image Line®
® marchi registrati Image Line srl Unipersonale (1990 - 2024)

Utilizzare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell'uso leggere sempre l'etichetta e le informazioni sul prodotto. Si raccomanda di porre la dovuta attenzione alle frasi ed ai simboli di pericolo che compaiono nell'etichetta ministeriale.