Aleurodide delle serre Trialeurodes vaporariorum

Classificazione: Insetti > Aleurodidi

Aleurodide di probabile origine tropicale, cosmopolita in quanto diffuso in tutte le aree geografiche del mondo.

Nelle zone contraddistinte da clima rigido è segnalato nelle serre e nelle abitazioni. In Italia è presente sia in serra che in pieno campo.

Adulto con corpo giallo pallido e con ali di colore bianco candido, interamente ricoperto di polvere cerosa bianca. A maturità raggiunge 1 mm di lunghezza.

Uovo di forma ovale e munito di corto peduncolo di colore bianco-giallastro appena deposto, quindi violaceo dopo pochi giorni di sviluppo embrionale, delle dimensioni di 0,25 mm di lunghezza.

Pupario color crema, di forma ovale con contorno regolare e debolmente crenulato e con il margine interessato da una fila di papille ciripare orientate verso l'esterno. Due corte setole sono presenti nella parte anteriore cefalica, mentre una coppia di setole caudali ben sviluppate sono poste ai lati del solco caudale e sono a loro volta affiancate da un'altra coppia di setole più lunghe di quelle cefaliche.

Sul dorso di individui sviluppatisi su foglie pelose sono presenti finoa 9 coppie di grosse papille ciripare, delle quali due disposte nella regione cefalica e le altre a livello dei segmenti del torace e degli uriti III e VII. Due coppie di lunghe setole sono impiantate nella regione cefalica e sul primo segmento addominale, mentre un'altra coppia è presente ai lati del margine anteriore della depressione vasiforme. Questa è subcordata, con debole dentatura sui due lati e con un piccolo dente all'apice; l'opercolo è subtriangolare, occupa la metà della depressione casiforme e lascia scoperta la parte distale della ligula che è tubercolata e munita di due setole all'estremità. Dimensioni: 0,7-0,85 x 0,4-0,5 mm.

Biologia

T. vaporariorum svolge un'elevato numero di generazioni in ragione delle condizioni ambientali. In serra si riproduce quasi ininterrottamente con attività rallentata durante il periodo invernale. La longevità degli adulti è legata alla temperatura ambientale e alla pianta ospite.

Su peperone può arrivare a qualche giorno, su melanzana da tre settimane (con valori termici intorno ai 27°C) a oltre cinquanta giorni con 17°C.

La riproduzione solitamente è realizzata per partenogenesi arrenotoca e telitoca per la presenza di due diverse razze biologiche, destinate a dare solo maschi e solo femmine, rispettivamente.

Le uova sono deposte in gruppi di diverse decine, disposte a semicerchio su una o due file. Queste restano fissate alla pagina inferiore delle foglie grazie al loro peduncolo.

Lo sviluppo embrionale dura dagli 8 ai 13 giorni; le neanidi sono inizialmente soggette ad elevata mortalità sulle piante ospiti meno preferite come il peperone. Dopo un periodo di mobilità di 3-6 giorni, le neanidi si fissano sulla pagina inferiore delle foglie passando così alla seconda età.

Dopo altre due mute viene raggiunta la quarta età e dal pupario sfarfalla l'adulto, fuoriuscendo da una fessura trasversale che si apre anteriormente alla linea di sutura toraco-addominale.

Il ciclo evolutivo dell'insetto varia in funzione delle condizioni ambientali: dai 25-30 giorni con temperature di 20-22°C, a sole tre settimane con 30°C; con 15°C può arrivare a due mesi, superando anche i tre nel periodo invernale nelle serre non riscaldate.

In serra lo svernamento può avvenire in qualsiasi stadio di sviluppo; in pieno campo viene realizzato tramite i pupari.

Danni causati

L'aleurodide compie la sua attività trofica sulla pagina inferiore delle foglie. La sua attività di suzione, operata in particolare dalle neanidi e in parte dagli adulti, cagiona deperimenti vegetativi, ingiallimenti e disseccamenti fogliari.

I casi più gravi portano alla morte delle piante pesantemente infestate.

T. vaporariorum produce un'abbondante melata che imbratta la vegetazione e che dà luogo alla formazione di fumaggini. L'insetto risulta inoltre segnalato come potenziale vettore di batteriosi e virus.

Interventi agronomici

Realizzare le coltivazione in serra in ambienti non infestati dal parassita.

Effettuare una razionale gestione delle erbe infestanti presenti all'interno e nelle immediate vicinanze delle serre e degli appezzamenti in pieno campo.

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