Mosca dell'Olivo Bactrocera oleae, Dacus oleae

Classificazione: Insetti > Ditteri

B. oleae appartiene al sottordine dei Brachiceri (sezione Ciclorafi), famiglia Tripetidi.

Viene considerata la principale avversità dell’olivo a causa dell’entitaà dei danni che può cagionare.

Diversi sono gli areali di distribuzione (bacino del Mediterraneo, Sudafrica, California, Cina, Messico e Centro America).

L’incidenza degli attacchi è legata a vari fattori: aumenta in areali con climi più umidi e freschi, con una notevole variabilità secondo la varietà coltivata, mentre diventa meno marcata nelle zone con estati calde e siccitose e su cultivar da olio. Uovo lungo 0,7-1,2 mm circa, allungato, leggermente appiattito al ventre, con un piccolo tubercolo micropilare biancastro, importante per la respirazione dell’embrione. Larva (larva di 1ª, 2ª e 3ª età) apoda di forma conico-cilindrica di colore bianco-giallognolo, anteriormente sono ben evidenti le due mandibole nere, ad uncino, che sporgono dal capo.

Lo stadio di pupa si svolge all'interno del pupario lungo 3,5-4,5 mm, di colore variabile dal bianco-crema al giallo-rossastro, quand'è asciutto.

Il cambiamento di colore del pupario consente di stabilire l'età delle stesse.  Adulto lungo circa 5 mm, dal colore di fondo bruno-dorato, capo rossiccio e occhi verdi con riflessi metallici; il torace di color cenere, striato di nero e lo scutello giallo, riconoscibili in Italia dagli altri Tripetidi per la caratteristica piccola macchia scura all'apice dell'ala e per l'estensione della cellula anale, stretta e allungata.

Biologia

Sverna come pupa nel terreno (nelle regioni a clima mite può svernare come adulto o come larva dentro le drupe rimaste sull’albero).

Lo sfarfallamento degli adulti può iniziare già dall’inizio della primavera. L’ovodeposizione si ha a partire dall'estate inoltrata, quando l'oliva ha almeno un diametro di 7-8 mm, praticando una puntura con l'ovopositore sulla buccia dell'oliva e lasciando un solo uovo nella cavità sottostante. Una puntura fresca ha un colore verde scuro, mentre quelle vecchie hanno un colore bruno-giallastro a seguito della cicatrizzazione. Ogni femmina riesce a deporre fino a 200-250 uova, in media 2-4 uova al giorno in piena estate e 10-20  in autunno. Da 2-3 giorni nel periodo estivo ad una decina di giorni nel periodo autunnale sono necessari per la schiusa delle uova, tutto in funzione delle condizioni climatiche. La larva neonata scava inizialmente una galleria superficiale, successivamente  si sposta in profondità nella polpa fino ad arrivare al nocciolo. Trascorse due delle tre mute la larva aumenta di peso e, raggiunta la terza si sposta in superficie dove prepara il foro di uscita per l'adulto rodendo la polpa fino a lasciare un sottilissimo strato superficiale. La pupa rimane avvolta nel suo stesso pupario fino a quando, raggiunta la maturità, non fuoriesce l’adulto. Nel tardo autunno e in inverno il comportamento è diverso: la larva matura fuoriesce dal frutto e si lascia cadere sul terreno dove avviene l’impupamento, per poi riprende nuovamente il ciclo l’anno successivo. Nei mesi estivi il ciclo completo da uovo ad adulto si compie in circa 3 settimane. Nell'arco di un anno si hanno in genere da 3 a 5 generazioni, ma in molte annate si può avere anche una sesta generazione, che si sviluppa in primavera sulle olive non raccolte rimaste sull’albero. Lo svolgimento del ciclo è strettamente legato alle condizioni ambientali, in particolare l’andamento climatico e le caratteristiche delle olive (dimensione, colore e odore). In linea generale sono ottimali le temperature comprese fra i 20 e i 30°C sia per le ovideposizioni sia per lo sviluppo larvale, unitamente ad un decorso climatico umido. Invece temperature persistenti sopra i 32°C per diverse ore al giorno provocano anche mortalità superiori all'80% delle uova e delle larve di I età. La vitalità è compromessa dalle temperature inferiori ai 0°C. Riguardo alle caratteristiche delle olive, per esempio nelle olive da mensa, la mortalità estiva delle larve è più contenuta in quanto riesce a sfuggire agli effetti letali delle alte temperature migrando in profondità. Pertanto la suscettibilità agli attacchi della mosca ha rilevanti differenze secondo la cultivar.  L'incidenza della mosca dell'olivo aumenta passando dalle regioni meridionali a quelle settentrionali e dalle regioni costiere a quelle più interne.

Danni causati

Le larve di seconda e soprattutto terza età sottraggono una parte considerevole della polpa con conseguente riduzione della resa in olio, mentre parte della produzione si perde a causa della cascola precoce dei frutti attaccati.

Dal punto di vista qualitativo va considerato il sensibile peggioramento della qualità dell'olio estratto da olive con un'elevata percentuale di attacchi da larve di III età.

L'olio ottenuto da olive bacate ha una spiccata acidità e una minore conservabilità in quanto presenta un numero di perossidi più elevato.

Secondariamente deprezzamenti qualitativi più o meno gravi sono dovuti all'insediamento di muffe attraverso i fori di sfarfallamento.

Interventi agronomici

- Scegliere cultivar meno recettive;

- raccogliere di tutte le olive per prevenire i focolai di infestazione primaverili;

- anticipare la raccolta (in particolare per le cultivar recettive).

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