2017
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Agricoltura sostenibile per il futuro del pianeta

Ricerca, tipicità e biodiversità: le leve per valorizzare gli investimenti degli agricoltori italiani. Questi i temi di un workshop di Bayer a Napoli

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Da sinistra a destra: Mario Ciardiello, Costantino Brancia d’Apricena, Stefano Localzo, Felice Biasco

Si è svolto martedì 23 maggio 2017 presso la sala conferenze di VitignoItalia, il workshop promosso da Bayer dal titolo “L’agricoltura sostenibile per il futuro del pianeta”, un appuntamento dedicato alle produzioni enologiche e agricole di qualità proiettate verso una agricoltura di precisione, fatta di attenzione ai dettagli, rispetto per l’ambiente e razionalizzazione dei processi produttivi.
 
Gli interventi dei relatori presenti sono stati diretti soprattutto alle necessità di crescita dell’intero comparto agroalimentare e a questo proposito l’agronomo Stefano Localzo ha ben descritto il futuro scenario globale caratterizzato da importanti trasformazioni.
"Le produzioni vitivinicole – ha precisato Localzo – costituiscono in Italia un esempio positivo di applicazione di sistemi e di protocolli e le aziende più proiettate verso il futuro stanno portando avanti importanti investimenti in termini di sostenibilità ambientale, obiettivo ormai irrinunciabile dei prossimi decenni".
 
Il consulente di marketing e partner di X Trade Mario Ciardiello ha, invece, approfondito i temi legati all’innovazione: “Innovazione e ricerca della qualità del prodotto finale - ha detto Ciardiello - È questa la ricetta per difendere il made in Italy di qualità, grazie all’attenzione ai dettagli produttivi e con una accorta politica di marketing a livello nazionale e internazionale. Troppo spesso il prodotto Italia è contraffatto o mal posizionato sul mercato, vanificando così gli sforzi di tante importanti aziende che invece tramandano i valori della tradizione e della cultura italiana nelle loro produzioni”.

Accorato l’intervento del produttore Costantino Brancia d’Apricena, che non ha nascosto le tante difficoltà burocratiche e amministrative che spesso ostacolano lo sviluppo delle aziende italiane, permettendo l’immissione sui nostri mercati di tanti prodotti realizzati all’estero senza i nostri accurati controlli e che si trovano a fare una concorrenza molto aggressiva alle aziende che invece fanno della qualità e della salubrità del prodotto il loro punto di forza.
 
La sostenibilità, insomma, diventa un obiettivo irrinunciabile per il futuro dell’intero pianeta e su questi temi il workshop ha avuto lo scopo di favorire una riflessione sull’innovazione, ma anche sulla difesa delle tipicità e biodiversità in agricoltura, con la consapevolezza che il progresso scientifico debba fornire soprattutto strumenti per elevare la qualità dei prodotti e delle colture, per assicurare alle future generazioni quel sostegno che da sempre l’agricoltura ha saputo fornire, come nel caso del progetto Bayer Forward Farming: una piattaforma di conoscenze che consente agli agricoltori di dimostrare come è possibile fare agricoltura in modo sostenibile.

Gli agricoltori che aderiscono a Bayer Forward Farming sono aperti a condividere le esperienze e i continui miglioramenti con altri operatori del settore e visitatori interessati, nello spirito di aumentare lo scambio di conoscenze tra addetti ai lavori e il dialogo con la filiera ed il pubblico.

Ha moderato l’incontro, avvenuto alla presenza di operatori del settore e giornalisti, Felice Biasco, partner di Makers.

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