2017
20
Marche, un bando per studiare la peronospora del girasole
Aperte le domande riservate a università e istituti di ricerca pubblici e privati per realizzare un progetto di ricerca sulla malattia fungina che sta danneggiando la coltura. Disponibili 70mila euro in tre anni
Il girasole è una coltura importante per l'agricoltura del Centro Italia e le Marche, con circa 40mila ettari coltivati ogni anno, sono il primo produttore nazionale.
Questa coltura però sta subendo danni anche notevoli a causa della Plasmopara halstedii, il fungo che causa la peronospora del girasole e che se non affrontata in maniera adeguata rischia di compromettere in maniera seria la possibilità di mantenere la coltivazione del girasole a livello regionale e nazionale.
La Regione Marche già da tempo aveva deciso di sostenere lo studio e la ricerca su questo patogeno per cercare di trovare nuove soluzioni e strategie di contenimento, e già aveva annunciato un finanziamento a questo scopo.
Ora la regione ha pubblicato e aperto il bando, rivolto alle università e agli enti di ricerca per assegnare la somma stanziata per questa attività di ricerca.
Una somma che ammonta a 70mila euro, distribuiti su tre anni, e deve prevedere un cofinanziamento da parte dell'ente di ricerca almeno del 20%.
Al bando possono partecipare università, enti e istituti di ricerca e altri soggetti pubblici o privati che operino nella ricerca agricola e forestale, anche associati in associazioni temporanee di scopo o in consorzi, con esperienza sull'argomento in esame, cioè sulle malattie crittogamiche del girasole e in particolare della peronospora.
L'ente o gli enti che vogliano partecipare, devono presentare un progetto redatto secondo le indicazioni del bando, impegnarsi al cofinanziamento di almeno il 20% del totale del costo della ricerca e dichiarare che questa attività non generi proventi o profitti e non abbia altre forme di finanziamento.
Lo studio dovrà essere eseguito sul territorio regionale delle Marche, garantendo che tutto il materiale di studio sia esente da Ogm e coinvolgendo anche gli imprenditori agricoli nelle fasi di identificazione delle piante colpite e nel prelevamento di campioni di inoculo del patogeno.
E' previsto inoltre che venga data ampia diffusione dei risultati e delle ricadute sulla realtà produttiva dell'agricoltura marchigiana.
Le domande con le proposte di progetto dovranno essere inviate alla regione entro il 30 settembre 2017 tramite l'indirizzo Pec regione.marche.agricoltura@emarche.it.
Per ulteriori informazioni e dettagli è possibile consultare il bando pubblicato dalla regione.
Questa coltura però sta subendo danni anche notevoli a causa della Plasmopara halstedii, il fungo che causa la peronospora del girasole e che se non affrontata in maniera adeguata rischia di compromettere in maniera seria la possibilità di mantenere la coltivazione del girasole a livello regionale e nazionale.
La Regione Marche già da tempo aveva deciso di sostenere lo studio e la ricerca su questo patogeno per cercare di trovare nuove soluzioni e strategie di contenimento, e già aveva annunciato un finanziamento a questo scopo.
Ora la regione ha pubblicato e aperto il bando, rivolto alle università e agli enti di ricerca per assegnare la somma stanziata per questa attività di ricerca.
Una somma che ammonta a 70mila euro, distribuiti su tre anni, e deve prevedere un cofinanziamento da parte dell'ente di ricerca almeno del 20%.
Al bando possono partecipare università, enti e istituti di ricerca e altri soggetti pubblici o privati che operino nella ricerca agricola e forestale, anche associati in associazioni temporanee di scopo o in consorzi, con esperienza sull'argomento in esame, cioè sulle malattie crittogamiche del girasole e in particolare della peronospora.
L'ente o gli enti che vogliano partecipare, devono presentare un progetto redatto secondo le indicazioni del bando, impegnarsi al cofinanziamento di almeno il 20% del totale del costo della ricerca e dichiarare che questa attività non generi proventi o profitti e non abbia altre forme di finanziamento.
Lo studio dovrà essere eseguito sul territorio regionale delle Marche, garantendo che tutto il materiale di studio sia esente da Ogm e coinvolgendo anche gli imprenditori agricoli nelle fasi di identificazione delle piante colpite e nel prelevamento di campioni di inoculo del patogeno.
E' previsto inoltre che venga data ampia diffusione dei risultati e delle ricadute sulla realtà produttiva dell'agricoltura marchigiana.
Le domande con le proposte di progetto dovranno essere inviate alla regione entro il 30 settembre 2017 tramite l'indirizzo Pec regione.marche.agricoltura@emarche.it.
Per ulteriori informazioni e dettagli è possibile consultare il bando pubblicato dalla regione.