2019
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Il neonicotinoide differente

Grazie a un processo di metabolizzazione differente, acetamiprid risulta molto più selettivo verso i pronubi rispetto ad altri insetticidi, anche della medesima famiglia chimica

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Epik® SL di Sipcam Italia

I programmi di lotta agli afidi sono andati progressivamente modificandosi nel tempo. In ultimo, la decisione di stralciare dalle etichette ministeriali le autorizzazioni per imidacloprid, thiamethoxam e clothianidin negli usi fuori serra. Ai tre neonicotinoidi, principali player fino a quel momento nel mercato degli aficidi, è stata cioè lasciato esclusivamente l'uso in ambiente protetto di tipo "permanente".

Per tutto ciò che invece va protetto al di fuori delle serre rimangono comunque altre opportunità, per lo meno dal punto di vista delle autorizzazioni. Ma fra essere autorizzati e venire utilizzati la differenza può essere enorme. Nessuno infatti penserebbe mai di applicare dei piretroidi come aficidi sulle colture frutticole. L'efficacia sarebbe sicuramente elevata, ma altrettanto elevate sarebbero le conseguenze per insetti utili, impollinatori in primis.

Fra le soluzioni rimaste a disposizione degli agricoltori ve n'è una che spicca particolarmente, sia per efficacia, sia per selettività, ovvero acetamiprid, sostanza attiva alla base del formulato Epik® SL distribuito da Sipcam Italia. Questo neonicotinoide, alquanto differente nel comportamento sui pronubi rispetto ad altre molecole della stessa famiglia chimica, è stato infatti rinnovato fino al 28 febbraio 2033, mentre il formulato beneficerà di regolare autorizzazione fino al 28 febbraio 2034.

L'efficacia di Epik® SL sugli insetti target, afidi inclusi, è stata ormai comprovata da diversi anni di impiego, come pure la sua selettività verso gli organismi non target, impollinatori inclusi. Tale maggiore selettività è stata anche verificata tramite alcune sperimentazioni eseguite in meleto, ove si è osservata una limitata tossicità di Epik® SL anche quando utilizzato in pre-fioritura. Un livello di pericolosità per i pronubi che resta comunque basso anche in caso di applicazioni post-fiorali.

La spiegazione di tale maggiore selettività può essere ricercata nella molecola dell'acetamiprid. Sebbene sia anch'esso un neonicotinoide, appartiene al sottogruppo delle cyanamidine, molto meno tossiche verso le api e bombi rispetto le nitroguanidine. Ciò perché il metabolismo del citocromo P450, enzima coinvolto nella detossificazione degli agenti esogeni come gli agrofarmaci o endogeni come quelli prodotti dall'organismo stesso, è capace di detossificare meglio le cyanamidine, quindi anche acetamiprid. Ciò ne spiega la maggior sicurezza verso gli impollinatori, anche quando impiegato in campo aperto a piena chioma.

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