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Pomodoro da industria, bilancio fitosanitario migliore del previsto

Nonostante condizioni meteo avverse, l'ottimizzazione delle risorse fitoiatriche e genetiche ha consentito di contrastare i parassiti ed i patogeni reofili, favoriti dal clima

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Al Sud Tuta Absoluta ha fatto danni in fase di raccolta, mentre al Nord l'insetto che si è fatto sentire è stato il grillotalpa

Fonte immagine: © Anicav

A "Il filo rosso del pomodoro", anche quest’anno si è tracciato un bilancio fitosanitario dall’annata agraria appena conclusasi: non vi sono stati problemi maggiori degli altri anni, nonostante patologie e insetti emergenti sempre più agguerriti e grazie ad una gestione ottimizzate delle risorse sia fitoiatriche che genetiche.
Alla tavola rotonda a Napoli, tenutasi il 29 novembre 2019 nel quadro della manifestazione dell’Associazione nazionale industriali conserve alimentari vegetali hanno dato il loro contributo: il breeder di Isi Sementi specializzato in pomodoro Massimiliano Beretta, Bruno Chiusa, direttore del Consorzio fitosanitario di Piacenza e Parma, Mario Cardone del comitato tecnico delle Op del Centro-Sud Italia, Marco Valerio Del Grosso, presidente di Antesia, Tiziano Galassi, direttore del servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna, Luca Vieri di Corteva e Andrea Moretti della rete agronomica di Anicav.

Per Bruno Chiusa “E’ stata un’annata difficile nel Bacino del Nord per il clima, ma non sotto il profilo fitosanitario, se si pensa che il principale problema da affrontare è stata l’asfissia radicale provocata dalla pioggia e le grandinate che hanno provocato danni proprio nel periodo della raccolta. Per quanto riguarda il contrasto agli insetti dannosi in un’annata caratterizzata dal caldo umido “Si è fatta sentire la mancanza dei neonicotinoidi vietati, che sta diventando un problema" ha detto Chiusa, che ha anche sottolineato come “Per il ragnetto rosso non ci sono stati danneggiamenti come lo scorso anno”.

Qualche problema in più invece si è registrato con il grillotalpa, che danneggia la piantina e costringe l’agricoltore a tirare via il fittone”. Nonostante l’umidità, invece “La peronospora si è rivelata gestibile anche nelle zone più umide”. Per Chiusa il segreto contro le virosi – che non sono state eccessive - è sempre lo stesso: Alternare gli ibridi per evitare le resistenze”. E sulle batteriosi ha riferito: “Di solito sono devastanti quando compaiono, ma negli ultimi due anni, nonostante le piogge, non hanno avuto questo effetto”.

Per Mario Cardone “Nel bacino Centro-Sud, il mese di maggio ha presentato precipitazioni violente con allagamenti in campo e conseguente asfissia radicale. Pertanto le batteriosi da Pseudomonas insieme con il freddo hanno rallentato l’accrescimento delle piante”. L’umidità ha comportato anche problemi di peronospora, per altro ben gestiti.

Inoltre Cardone ha riferito: “Si è manifestato lo stolbur del pomodoro sui campi tardivi, fitoplasmosi purtroppo nota al Sud”

Per quanto riguarda gli insetti, c’è un problema nuovo: “Gli insetti reofili, che per ora non hanno creato molti danni, ma stanno aumentando”. E per finire non poteva mancare “L’attacco di Tuta absoluta in fase di raccolta”. Su Tuta absoluta Cardone ha sottolineato: ”E’ un parassita importante, sta salendo, adesso in Sicilia ed in Sardegna è il problema emergente”.

Beretta di Isi Sementi, che ha sottolineato come “quella della difesa è ogni giorno una sfida sempre nuova”, ha poi ricordato che “ci eravamo abituati a contrastare in un certo modo Pseudomonas solanacearum e al virus dell'avvizzimento maculato del pomodoro, che si sono però evoluti e dobbiamo continuarli a combattere con armi sempre nuove. E la genetica gioca un ruolo fondamentale”. Per Beretta “La nuova sfida dell’innovazione varietale è l’approccio al consumatore: che nel pomodoro del futuro deve trovare profumi e aromi antichi”. 

Su tanto, sul ruolo della ricerca e dell'innovazione Luca Vieri di Corteva ha sottolineato come “l’assistenza tecnica è fondamentale. Perché senza ci sono difficoltà per gli agricoltori ad avere l’innovazione necessaria”.

Tiziano Galassi, direttore del servizio fitosanitario dell’Emilia Romagna, ha sottolineato come “L’annata 2019 è stata caratterizzata da precipitazioni che hanno favorito le batteriosi reofile, e vediamo anche che si sta diffondendo il ragnetto rosso. Pertanto, occorre rafforzare l’assistenza tecnica ed il monitoraggio: ci troviamo di fronte a due annate consecutive un po’ fuori dalla norma con delle criticità”.

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