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Minecto Alpha: double impact contro insetti e virosi

A un anno dal lancio in diretta streaming, l'insetticida di Syngenta si conferma soluzione a doppio effetto, offrendo sia l'efficacia di cyantraniliprole, sia la riduzione dei danni da virosi grazie allo stimolo di acibenzolar-S-methyl alle difese delle piante

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Minecto™ Alpha: la soluzione

Capita talvolta con alcuni fungicidi di assistere a una doppia azione dei prodotti, sia diretta, contro l'avversità, sia indiretta, stimolando le difese endogene delle colture. Fra gli insetticidi, invece, di abbinamenti virtuosi in tal senso si annovera solo un prodotto molto particolare, ovvero Minecto Alpha di Syngenta.

A un anno dal lancio, doverosamente in diretta streaming per le vicissitudini dovute a Covid-19, la nuova proposta della Casa di Basilea ha infatti confermato ogni punto di forza annunciato, dimostrandosi in grado di controllare i parassiti chiave delle colture orticole, inclusi quelli vettori di virus, attivando al contempo le difese endogene delle piante contro i sintomi delle virosi stesse.

I punti di forza di Minecto Alpha appaiono infatti altamente sinergici fra loro: grazie alla prolungata azione larvicida ad ampio spettro, cyantraniliprole protegge infatti le colture dalle infestazioni di molteplici parassiti, minimizzando quindi anche la diffusione delle virosi. Ciò grazie soprattutto alla rapida cessazione dell'attività trofica degli insetti. Acibenzolar-S-methyl, da parte sua, rende invece le piante più reattive attraverso lo stimolo della resistenza sistemica acquisita (Sar), permettendo alle colture di esprimere al meglio le proprie potenzialità auto-protettive.

Elevata appare peraltro la flessibilità di impiego del prodotto, dal momento che può essere applicato sia per via fogliare, sia tramite fertirrigazione. Una flessibilità che a maggior ragione rende Minecto Alpha uno strumento selettivo verso gli artropodi utili e quindi ideale tassello dei più evoluti programmi di difesa integrata.
 

Duplice azione, duplice impiego

Formulato come sospensione concentrata, Minecto Alpha contiene cyantraniliprole e acibenzolar-S-methyl in ragione rispettivamente di 100 e 12,5 grammi per litro. Ampia risulta l'etichetta, sia in termini di colture, sia di parassiti. Quanto alle prime, sono incluse solanacee e cucurbitacee, coltivate in serra, abbracciando pomodoro, melanzana, peperone, zucchino, melone, cocomero e cetriolo. Contemplate anche le lattughe, sia in serra, sia in pieno campo.

Quanto a parassiti, Minecto Alpha controlla afidi, tripidi, aleurodidi, lepidotteri, minatrici fogliari, inclusa Tuta absoluta. Contro i primi, gli afidi, sono previsti esclusivamente trattamenti fogliari su melanzana, zucchino, melone e cocomero, mentre per tutti gli altri insetti sopra riportati si può agire sia per via fogliare, alla dose di 1 L/ha, sia tramite fertirrigazione, erogando 0,6-0,75 L/ha. Tale modalità applicativa risulta particolarmente consigliabile nella fase di post trapianto, al fine di assicurare fin da subito adeguata protezione alle colture.

Per i dettagli applicativi sulle diverse colture: scarica il depliant di Minecto Alpha
 

Prove di efficacia

Diverse le prove di efficacia fornite da Minecto Alpha. Per esempio su pomodoro in serra, contro Bemisia tabaci, il prodotto ha dimostrato di eliminare quasi completamente gli adulti dalle foglie anche a un mese di distanza dal trattamento, sia nella tesi per aspersione fogliare (1 L/ha), sia nella tesi tramite fertirrigazione (0,75 L/ha). Nel non trattato si potevano contare invece quasi 40 adulti sulle foglie, con un'elevatissima potenzialità di trasmissione di virosi oltre che ai prevedibili imbrattamenti e danneggiamenti delle piante stesse.

Analoghi risultati sono stati ottenuti su peperone contro il tripide Frankliniella occidentalis, minimizzando i danni ai frutti tramite una sola applicazione in manichetta a 0,75 L/ha. Un'efficacia che ha permesso anche di ridurre drasticamente i sintomi di virosi da TSWV, ovvero il virus dell'avvizzimento maculato del pomodoro, il quale nel non trattato ha mostrato il 70% di piante con sintomi, contro poco più del 10% nella tesi trattata (prove su peperone Friariello).

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