2021
17
Ritorna il glifosate ed è in ottima salute
Anticipato il risultato della valutazione del dossier di rinnovo del controverso erbicida
Dopo mesi e mesi di silenzio assordante, il glifosate, il più controverso erbicida al mondo torna a far parlare di sé, con l’annuncio congiunto sui portali delle agenzie Efsa ed Echa della conclusione della valutazione del dossier di rinnovo della sua approvazione Ue, in scadenza nel 2022.
I quattro paesi relatori (Francia, Ungheria, Olanda e Svezia) hanno preparato una monografia (documento in cui si riassume il risultato della valutazione) di una dimensione inusitata, circa 11000 pagine, contro una media di 5000 e dove, oltre agli studi dei notificanti, si sono prese in considerazione ben 7000 pubblicazioni scientifiche risalenti ai dieci anni precedenti. I notificanti, una task force di otto imprese (Albaugh Europe SARL, Barclay Chemicals Manufacturing Ltd., Bayer Agriculture bvba, Ciech Sarzyna S.A., Industrias Afrasa S.A., Nufarm GMBH & Co.KG, Sinon Corporation e Syngenta Crop Protection AG) avevano in precedenza condiviso anche il dossier presentato alle autorità a metà 2020. Ecco alcune anticipazioni della valutazione.
Ancora una volta le autorità hanno ribadito che il glifosate non può essere definito cancerogeno. Anche gli altri aspetti tossicologici non preoccupano: la documentazione valutata, sia quella presentata dai notificanti che quella di letteratura, non hanno evidenziato criticità per quanto riguarda mutagenicità, tossicità riproduttiva e verso specifici organi bersaglio. Rimane la classificazione per l’irritazione oculare (causa seri danni oculari).
Anche la valutazione del rischio per operatori, astanti, lavoratori e residenti non ha evidenziato criticità, a parte una situazione in cui con forte deriva è stato identificato un rischio inaccettabile per i residenti, inconveniente che probabilmente verrà risolto con apposite misure di mitigazione.
I quattro paesi relatori (Francia, Ungheria, Olanda e Svezia) hanno preparato una monografia (documento in cui si riassume il risultato della valutazione) di una dimensione inusitata, circa 11000 pagine, contro una media di 5000 e dove, oltre agli studi dei notificanti, si sono prese in considerazione ben 7000 pubblicazioni scientifiche risalenti ai dieci anni precedenti. I notificanti, una task force di otto imprese (Albaugh Europe SARL, Barclay Chemicals Manufacturing Ltd., Bayer Agriculture bvba, Ciech Sarzyna S.A., Industrias Afrasa S.A., Nufarm GMBH & Co.KG, Sinon Corporation e Syngenta Crop Protection AG) avevano in precedenza condiviso anche il dossier presentato alle autorità a metà 2020. Ecco alcune anticipazioni della valutazione.
Nuove impurezze
La valutazione ha fatto emergere due nuove impurezze rilevanti (un’impurezza viene definita rilevante quando è classificabile come pericolosa secondo il regolamento Clp e/o può costituire un pericolo per l’uomo e/o l’ambiente) per le quali verranno fissati dei limiti massimi. Non tutti i produttori di glifosate sono in regola con la nuova specifica, per cui dovranno provvedere a nuove analisi della loro produzione e/o introdurre cambiamenti nel processo di sintesi in modo da rispettare i nuovi limiti.Salute umana
Ed ecco il punto più atteso, la diatriba che ha causato cambiamenti epocali nella regolamentazione dei prodotti fitosanitari: la cancerogenicità del glifosate.Ancora una volta le autorità hanno ribadito che il glifosate non può essere definito cancerogeno. Anche gli altri aspetti tossicologici non preoccupano: la documentazione valutata, sia quella presentata dai notificanti che quella di letteratura, non hanno evidenziato criticità per quanto riguarda mutagenicità, tossicità riproduttiva e verso specifici organi bersaglio. Rimane la classificazione per l’irritazione oculare (causa seri danni oculari).
Anche la valutazione del rischio per operatori, astanti, lavoratori e residenti non ha evidenziato criticità, a parte una situazione in cui con forte deriva è stato identificato un rischio inaccettabile per i residenti, inconveniente che probabilmente verrà risolto con apposite misure di mitigazione.