2005
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'CERTIFICAZIONE DEL VIVAISMO, PER VINCERE LE SFIDE DEL MERCATO GLOBALE'

Intervista a Giandomenico Consalvo, presidente di Civi-Italia
Lo afferma Giandomenico Consalvo, presidente del Consorzio nazionale dei vivaisti per la qualità e la produzione di materiale di propagazione certificato di fruttiferi, agrumi, fragola, olivo e piantine orticole nel corso di un'intervista che ci ha rilasciato in occasione del Flormart di Padova

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Presidente, nel corso del convegno organizzato da Civi-Italia sulla certificazione del vivaismo frutticolo (Flormart, 16 settembre 2005) lei ha chiesto che in tempi rapidi vengano fornite regole chiare e unitarie, che il vivaismo organizzato intende condividere e rispettare.
“Il vivaismo professionale dei soci del Civi-Italia chiede regole certe, perché il mercato le impone. D’altronde, il settore non può più ragionare in termini di confini regionali, ma deve proiettarsi in una dimensione perlomeno europea, se vogliamo restare in un mercato globale che sempre più privilegerà solo le aziende con un alto livello qualitativo. Sappiamo che in questo percorso le difficoltà e le differenze sono molte, ma finalmente abbiamo un tavolo comune, il Comitato nazionale di certificazione (Cnc), nel quale si decideranno le linee guida che il vivaismo professionale di Civi-Italia - l’unico organismo riconosciuto dal Ministero delle politiche agricole - vuole rispettare e seguire. E non possiamo aspettare oltre”.

Al termine del convegno, che ha coinvolto in un animato confronto istituzioni e produttori, lei si è detto preoccupato. Per quale motivo?
“A preoccuparmi è la situazione del vivaismo “esterno”, quello non organizzato, che rappresenta ormai una fetta importante del mercato. Si tratta di una realtà non controllata e, quindi, non certificata. Al contrario, nei confronti dei nostri vivaisti viene tenuto un atteggiamento di grande rigore e controllo. Chiediamo che il Ministero delle Politiche Agricole e i Servizi fitosanitari si occupino del problema e intervengano”.

Quale sarà il prossimo passo del Comitato nazionale di certificazione?
“Anche grazie alle sollecitazioni venute dal convegno di Padova, che ha costituito un importante momento di riflessione e di confronto, auspichiamo che il Comitato formalizzi le modalità di attuazione dei protocolli per la certificazione”.

Quanto tempo occorrerà?

“Si potrebbe fare in un paio di mesi. E comunque ci auguriamo che l’iter si concluda in tempi rapidi”.

Quali sono i vantaggi della certificazione per i vivaisti?
“Innanzitutto la certezza e la garanzia di fornire al produttore materiale sano, perché certificato. Il sistema deve garantire chi investe nell’acquistare materiale sano dai vivaisti”.

Quali sono le prospettive per il settore a medio e lungo termine?
“Se si riuscirà a lavorare in stretta sinergia con i Servizi fitosanitari, come mi pare stia avvenendo, nel giro di due anni le produzioni certificate saranno privilegiate all’interno della filiera integrata, nella quale la prima parte del processo è corretta e garantita. Perché si deve sempre partire dal seme per avere una buona pianta. E da una buona pianta per avere un buon frutto”.


Civi-Italia - Centro interprofessionale per le attività vivaistiche – via XX Settembre 20 – 00187 Roma Tel 06 424521 Fax 06 47822822 civi-italia@civi-italia.it

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