2007
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Trattrici: in ripresa il mercato europeo, ancora in crisi quello italiano

Dati Unacoma per il 2006 presentati in occasione dell'Assemblea dell'Unione

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Bologna, Assemblea generale Unacoma

L’industria italiana delle macchine per l’agricoltura, il giardinaggio e il movimento terra chiude il 2006 con una produzione complessiva di 1 milione 618 mila tonnellate, per un valore di 11 miliardi e 68 milioni di euro, con un incremento del 4,23% in peso e del 5,56% in valore che rappresenta il miglior risultato mai raggiunto dal settore. All’interno del dato complessivo, che conferma l’Italia come uno dei maggiori produttori a livello mondiale in questo settore della meccanica, si notano tuttavia andamenti diversi per le varie tipologie di macchine.
A fronte del comparto movimento terra che registra un forte incremento di produzione, pari all’11,5% in peso e 14% in valore, il settore delle trattrici risulta in fase negativa, segnando una produzione di 82.344 macchine, con un calo del 4,8% in termini di unità, e del 2,4% in termini di valore. In lieve crescita la produzione delle altre macchine agricole (comprendenti mezzi e attrezzature per la lavorazione del terreno e per la protezione delle colture, nonché macchine per il giardinaggio e la cura del verde), che complessivamente chiude il 2006 con +1,38% in peso e +4.4% in valore. L’apporto delle macchine per il giardinaggio è fondamentale nel positivo andamento del comparto “macchine agricole”, avendo queste registrato nel 2006 incrementi pari al 6,7% in termini di unità per un valore di 1 miliardo 200 milioni di euro.

Questo il quadro presentato a Bologna da Massimo Goldoni, presidente dell’Unacoma, l’Associazione italiana dei costruttori aderente a Confindustria – nel corso dell’Assemblea generale dell’Unione, occasione per una analisi dei vari comparti che compongono la meccanizzazione, in termini non soltanto di produzione ma anche di esportazioni e di presenza sui mercati. I dati sulle esportazioni confermano il buon andamento del settore movimento terra - che registra nel 2006 una crescita molto consistente pari al 15,3% in peso e al 18% in valore - e la flessione delle trattrici, che segnano un calo di poco superiore al 6% (63.348 unità esportate), compensato dal buon andamento delle altre macchine agricole che registrano crescite complessive del 4,8% in peso e del 9% in valore.

Il calo della produzione delle trattrici è da attribuire in parte al cattivo andamento del mercato nazionale, che nel 2006 ha segnato una flessione del 6,2%, dovuta agli effetti della riforma della Politica agricola comunitaria che ha penalizzato alcuni comparti riducendo la propensione agli investimenti da parte degli agricoltori. La fase negativa sembra perdurare anche nell’anno in corso, che nei primi cinque mesi registra, con 12.016 trattrici immatricolate, un calo dell’8% rispetto allo stesso periodo 2006. L’andamento delle vendite si differenzia a livello di singole regioni, con cali più consistenti in Lombardia (-24%), Toscana (-25%), Sicilia (-27%), Piemonte (-9%) e segnali positivi in Veneto (+18%) e Campania (+2,8%).

“I dati sul mercato interno sono preoccupanti soprattutto se confrontati con l’andamento generale del mercato europeo – ha commentato Massimo Goldoni – che nel 2006 ha registrato una generale ripresa dopo una flessione degli ultimi due anni dovuta anch’essa agli effetti della Pac. Mentre negli altri Paesi il sistema agricolo sembra aver ritrovato un proprio assetto, in Italia si protrae il clima di incertezza, e questo dimostra quanto importante sia una politica per il rilancio del settore primario, e per l’apertura verso le nuove filiere comprese quelle del non-food che negli altri Paesi stanno assumendo grande rilievo”.

Guardando ai dati, le vendite di trattrici in Europa hanno segnato nel 2006 incrementi complessivi del 5% (174.606 unità complessive), con risultati particolarmente vistosi in Germania (+23,4%), Olanda (+56%), Grecia (+41%), e andamenti decisamente positivi in Gran Bretagna (+6,7%) e Austria (+18%). Anche nei primi mesi del 2007 il mercato europeo conferma la ripresa, registrando nel primo trimestre una crescita del 6% rispetto allo stesso periodo 2006, con andamenti ancora positivi per la Germania, la Grecia e il Regno Unito, e un netto incremento per la Francia (+18%) che nel 2006 aveva chiuso con una flessione delle vendite del 3 per cento e che sembra così dimostrare di aver intrapreso una fase positiva negli investimenti in tecnologie meccaniche per l’agricoltura.

L’assemblea ha rieletto presidente Massimo Goldoni (a destra: foto Unacoma) che intraprende così il suo secondo mandato che lo impegna per il triennio 2007–2010. Eletto alla Presidenza nel giugno 2004, e recentemente designato dal Consiglio dei Saggi per una riconferma, Massimo Goldoni ha ottenuto il pieno consenso dell’Assemblea. Per il triennio a venire, l’Associazione - con l’apporto  dei vice presidenti nominati da Massimo Goldoni: Carlo Cotogni, Carlo Tonutti e Aldo Carozza - punta ancora sui mercati esteri.

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