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Grano e cereali, sempre più interesse per i biostimolanti (e non solo)

Si è tenuto a Merlino (Lodi) il Campo Demo Cereali 2023 organizzato dal Centro di saggio Agricola 2000. Sono state messe a confronto varietà di grano duro e tenero, orzo e triticale. Inoltre sono state testate strategie di difesa e di diserbo. Ma l'attenzione è stata focalizzata sulle parcelle dedicate ai biostimolanti

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Un momento del Campo Demo Cereali 2023

Fonte immagine: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®

Ha fatto il pieno di visitatori il Campo Demo Cereali 2023, l'evento organizzato dal Centro di saggio Agricola 2000 che ogni anno raccoglie aziende, tecnici, enti di ricerca e agricoltori. Un momento di confronto che, come spiegato da Daniele Villa, presidente di Agricola 2000, ha lo scopo di generare un confronto fra tutti gli attori della filiera al fine di affrontare le problematicità del settore e guardare a ciò che di nuovo offre il mercato.

 

Il Campo Demo Cereali 2023 ha visto una parte dedicata al confronto varietale, con parcelle seminate ad orzo, triticale e frumento, sia tenero che duro. Un'altra sezione ha visto invece lo sviluppo di strategie di difesa fungicida e di diserbo. Mentre particolare interesse ha suscitato l'area dedicata ai biostimolanti, nonché il technical show che ha visto il volo di un drone per l'irrorazione.

 

Il Campo Demo Cereali 2023 di Agricola 2000

 

Annata cerealicola segnata da un meteo anomalo

Tutte le prove condotte presso l'Azienda agricola Rosti di Merlino, in provincia di Lodi, sono state influenzate da un andamento meteo anomalo. Si è assistito infatti ad una carenza di piogge durante tutto l'inverno e ad una primavera che sul finire di aprile ha visto temperature particolarmente basse. Successivamente invece si è avuto un aumento delle precipitazioni di portata inusuale, che ha ristorato i campi, ma che ha creato problemi di ristagno idrico e di aumento dell'umidità.

 

Guardando i dati, nel mese di febbraio non ha mai piovuto (7 millimetri totali), mentre a marzo si è arrivati a 20 millimetri. Le precipitazioni sono poi esplose gli ultimi giorni di aprile (che ha chiuso con 112 millimetri) e poi si sono mantenute elevate lungo tutto maggio, con un picco di 80 millimetri caduti in un giorno. Le temperature minime ad aprile si sono tenute tra 5 e 10°C, sotto la media, mentre quelle massime hanno raramente superato i 20°C.

 

A causa della carenza di piogge si è assistito ad uno scarso accestimento

A causa della carenza di piogge si è assistito ad uno scarso accestimento

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

L'effetto più vistoso della carenza idrica invernale e di inizio primavera è stato un accestimento carente, con piante che si presentavano scarsamente fogliose, tanto da poter agevolmente intravedere il terreno nell'interfila. La carenza di piogge ha però influito positivamente sulla sanità delle foglie, con bassa presenza di Septoria.

 

Carenza idrica, Septoria quasi assente

"Il Campo Demo Cereali ha una sezione dedicata alla difesa del frumento dalle malattie fungine, Septoria e Fusarium in primis", spiega Daniele Villa. "Fino a metà aprile la scarsità di piogge e le temperature basse hanno fatto sì che non fosse quasi possibile rinvenire segni di Septoria, se non su poche foglie basali. Oggi, con l'aumento delle temperature e della piovosità, ci aspettiamo un aumento della pressione del patogeno, nonché di attacchi di Fusariosi sulla spiga".

 

Se dunque sulle parcelle non trattate era possibile rinvenire delle foglie basali colpite da Septoria, in quelle oggetto di trattamenti il patogeno non ha invece causato danni. Tutte le prove hanno permesso un controllo della malattia, mentre occorre aspettare per vedere la situazione per quanto riguarda la Fusariosi. Tutti i dati di fine campagna saranno poi pubblicati sul sito di Campo Demo.

 

Sintomi di Septoria riscontrati su una foglia basale di grano tenero

Sintomi di Septoria riscontrati su una foglia basale di grano tenero

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

La carenza di piogge invernali non ha neppure facilitato l'emersione della flora spontanea. Nelle parcelle non trattate con prodotti diserbanti era possibile rinvenire sia malerbe a foglia larga, come Lamium, camomilla, Cerastium e Stellaria, sia a foglia stretta, come loietto e poa. Singolarmente, non era invece presente il papavero, una specie che invece quest'anno era molto presente nei campi di cereali.

 

"Tutte le strategie di diserbo testate, dal post emergenza precoce al tardivo, hanno dimostrato un ottimo controllo della flora spontanea", spiega Davide Fantini, tecnico di Agricola 2000. "Un'efficacia non completa è stata rilevata solo sulle tesi di post emergenza, dove la Poa annua non è stata gestita ottimamente".

 

In questa parcella non diserbata erano ben riconoscibili la camomilla e il loietto

In questa parcella non diserbata erano ben riconoscibili la camomilla e il loietto

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Biostimolanti sui cereali, si può fare

I biostimolanti sono mezzi tecnici, dallo scorso luglio normati grazie al nuovo Regolamento sui Fertilizzanti, che hanno come scopo quello di aiutare le piante a superare gli stress abiotici, ad assorbire e utilizzare al meglio i nutrienti, nonché a migliorare la qualità delle produzioni.

 

Durante Campo Demo Cereali 2023 un'ampia sezione è stata dedicata proprio a testare prodotti biostimolanti, con un focus particolare sul tema della nutrizione. "L'obiettivo di questa prova è stato quello di valutare come i biostimolanti possano compensare una riduzione della concimazione azotata", ci spiega Enrico Gozio, tecnico di Agricola 2000. "Nelle parcelle abbiamo ridotto del 25 e del 50% gli apporti di concimi azotati, per vedere il ruolo che i biostimolanti avevano nell'aiutare le piante a sopperire a tali mancanze".

 

Solo alla fine di Campo Demo 2023, quando si procederà alla raccolta, sarà possibile valutare le performance dei prodotti utilizzati. Prodotti che erano di vario genere. Ad esempio microrganismi, perlopiù batteri azotofissatori, in grado di fornire direttamente azoto alla pianta, oppure funghi in grado di rendere biodisponibili i nutrienti presenti nel terreno. Sono stati testati anche estratti di origine vegetale, che hanno aiutato le piante ad ottimizzare l'impiego dei nutrienti, nonché a gestire gli stress ambientali.

 

Il Campo Demo Cereali 2023 visto dal drone

Il Campo Demo Cereali 2023 visto dal drone

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Campo Demo Cereali 2023, genetiche a confronto

Il Campo Demo Cereali 2023 ha ospitato le prove nazionali di confronto varietale, nonché le tesi proposte dalle aziende sementiere. Sono stati messi a confronto grani teneri e duri, orzo e triticale. Particolare interesse hanno riscosso i cereali foraggeri, poiché hanno bisogno di pochi input produttivi, hanno un'ottima sanità della biomassa e possono essere raccolti in tempo per un secondo raccolto, ad esempio di soia o mais. Inoltre l'orzo, ma soprattutto il triticale, grazie alla rusticità hanno risentito meno della carenza di piogge.

 

Altra coltura di interesse è stato il grano duro, specie tipica del Mezzogiorno, che tuttavia sta riscontrando un certo interesse anche tra gli agricoltori del Nord Italia, che potrebbero avvantaggiarsi degli effetti dei cambiamenti climatici, che hanno reso gli inverni più miti e meno piovosi.

 

Il Campo Demo Cereali 2023 organizzato da Agricola 2000

Il Campo Demo Cereali 2023 organizzato da Agricola 2000

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

"I cereali a paglia si stanno ritagliando una buona fetta di mercato anche in questi areali, vocati alla maiscoltura. Ad influire non è solo il clima, ma anche la nuova Pac e le quotazioni interessanti della granella a cui abbiamo assistito lo scorso anno", sottolinea Giacomo Pedretti, tecnico di Agricola 2000.

 

Campo Demo Cereali 2023, non si smette di innovare

Il Campo Demo Cereali 2023 è stato anche l'occasione per testare con mano alcune innovazioni offerte dal mercato. La Ditta Aermatica3D ha ad esempio illustrato le potenzialità dell'impiego dei droni per il trattamento delle colture. Ha così preso il volo un DJI T30 in grado di trasportare 30 litri di miscela o 40 chilogrammi di prodotto granulare, utile per i trattamenti fitosanitari o la distribuzione di concimi.

 

Ad oggi l'impiego di aeromobili per i trattamenti non è ancora consentito, ma nel resto del mondo i droni sono usati normalmente per irrorare le colture. Vengono impiegati ad esempio in contesti in cui è difficile entrare con il trattore, a causa della pendenza o del terreno non carreggiabile. Vengono usati con prodotti che richiedono bassi volumi di acqua e sono in grado di coprire ampie superfici in poco tempo.

 

Il DJI T30 presente durante Campo Demo Cereali 2023

Il DJI T30 presente durante Campo Demo Cereali 2023

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Vantage by Trimble Agriculture non ha potuto portare le proprie attrezzature presso il sito del Campo Demo a causa degli allagamenti in Romagna. Ma è stato spiegato ai presenti quali sono le opportunità che un corretto e preciso posizionamento in campo può sbloccare. Ad esempio per quanto riguarda il diserbo meccanico o l'applicazione di prodotti fitosanitari a rateo variabile.

 

Presente a Campo Demo Cereali 2023 anche Yield Systems, una Startup finlandese che ha progettato un sistema di monitoraggio delle colture di facile utilizzo che sfrutta le immagini raccolte in campo con un cellulare, posizionato su un supporto realizzato ad hoc, per fornire informazioni come la conta del numero dei culmi o la stima della biomassa.

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