Principio attivo impiegato per i trattamenti a derrate immagazzinate che presenta modalità di azione analoga a quella del fosfuro di alluminio rispetto alla quale risulta più rapido in quanto sviluppa fosfina in modo più veloce. La sua modalità di azione è la seguente: una volta somministrato reagisce con l'umidità presente nell'ambiente producendo idrogeno fosforato (fosfina); la fosfina, essendo più pesante dell'aria, penetra nella massa trattata e agisce sugli insetti per asfissia. L'impiego in post-raccolta deve essere effettuato in stabilimenti e depositi idoneamente attrezzati e preventivamente autorizzati dalla autorità sanitaria ai sensi dell'art. 2 della legge 283/1962.
Principio attivo impiegato per i trattamenti a derrate immagazzinate che presenta modalità di azione analoga a quella del fosfuro di alluminio rispetto alla quale risulta più rapido in quanto sviluppa fosfina in modo più veloce. La sua modalità di ...
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1971 - Aspetti indesiderabili e inquinamento da fitofarmaci - volume unico
L'autore descrive un caso di avvelenamento acuto mortale da esteri fosforici. Riporta le sue osservazioni cliniche ed anatomopatologiche; critica le attuali possibilità terapeutiche auspicandone un miglioramento.
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