Fosforganico sistemico attivo per contatto, ingestione ed asfissia. Se ne consiglia l'impiego sul terreno all'epoca della semina oppure del trapianto. Se distribuito in queste fasi, protegge le piantine per tutto il primo e più delicato periodo di sviluppo. Il principio attivo deve essere uniformemente incorporato nello strato superficiale del terreno; nel caso in cui l'interramento non sia assicurato dalla tecnica di distribuzione, occorre provvedervi mediante una leggera lavorazione o irrigazione.
Fosforganico sistemico attivo per contatto, ingestione ed asfissia. Se ne consiglia l'impiego sul terreno all'epoca della semina oppure del trapianto. Se distribuito in queste fasi, protegge le piantine per tutto il primo e più delicato periodo di ...
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1992 - Distribuzione dei Fitofarmaci - volume terzo
E' stata studiata la persistenza e la mobilità di phorate nel terreno coltivato a mais in tre aziende della Pianura Padana. I residui rilevati di Phorate sono stati sempre molto bassi e inferiori ai 0 µg/kg. Le concentrazioni ...
1992 - Distribuzione dei Fitofarmaci - volume terzo
Al fine di ottenere materie prime con caratteristiche qualitative sicuramente idonee alla trasformazione da parte dell'industria alimentare sono state seguite coltivazioni per la cui protezione è staa utilizzata una gamma selezionata di ...
1986 - Lotta contro i fitofagi - volume primo
Sono state eseguite prove per il controllo di Rhopalosyphum padi L., vettore del virus del nanismo giallo su orzo (BYDV). I risultati della sperimentazione dimostrano l'importanza del trattamento inseticida liquido con Fenvalerate sulla coltura ...
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