Capitolo “Aspetti Igienico - sanitari dei fitofarmaci” - volume unico - pag. 195-208
Autori: L. Barbieri, M. Ciampolini
Gli Autori illustrano il comportamento etologico della Hypopta caestrum Hb. molto dannosa all'asparago nelle coltivazioni della provincia di Forlì.
Il lepidottero presenta una generazione all'ano (con possibilità per qualche individuo di generazione biennale) ed è infeudato a specie del genere Asparagus coltivate e, forse, spontanee. Gli adulti sfarfallano in genere in giugno e la loro fuoriuscita si completa entro un mese o poco pià¹, a seconda dell'andamento stagionale. Le uova sono deposte a gruppi nelle anfrattuosità del terreno e talvolta alla base dei turioni eventualmente presenti. Dopo 25-30giorni di incubazione nascono le larve che si nutrono delle gemme dell'asparago, dei turioni che scavano nell'interno, dei fusti e delle radici che svuotano penetrando in esse; in settembre-ottobre raggiungono la maturità e si approfondiscono nel terreno al di sotto delle zampe di asparago, dove svernano in una cellella rivestita di spesso tessuto sericeo. Nell'aprile dell'anno successivo, la larva si porta in superficie e si tesse un bozzolo vistoso e di particolare fabbrica, che rimane pressochè verticale nel terreno indurito delle interfosse con il polo cefalico a pochi centimetri dal livello del suolo; da qui sfarfallerà l'adulto nel giugno.
I danni causati dal filofago all'asparago sono molto gravi: la coltivazione può essere distrutta in 2-3 anni, tornando nella breve vita produzione scarsa e scadente; come è invece ben noto, un'asparagiaia sana può produrre fino a 12-15 anni.
Si sono ottenuti risultati di lotta assai soddisfacenti con 2 trattamenti al terreno eseguiti il 5 ed il 20 luglio con l'impiego di formulati a base di Lindano o di Lindano + Parathion, distribuiti con 45-50 ettolitri di acqua ad ettaro.
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