Giornate Fitopatologiche 1963

Nuova Tecnica per il prelievo di campioni di terreno randomizzati nelle ricerche nematologiche

Capitolo “Nematocidi” - volume unico - pag. 201-206

Autori: A. Scognamiglio

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In qualsiasi ricerca nematologica. sia che essa verta sulla sperimentazione di un nematocida sulla pratica attuazione di un qualunque mezzo di lotta o sulla necessità  di acclarare la presenza o meno i nematodi patogeni alle colture, è di fondamentale importanza la raccolta e l'esaininazione dei campioni di terreno,
E' pur vero che sovente non è soltanto attraverso la campionatura dei terreni che si valuta l'efficacia di un mezzo di lotta, ma anche attraverso l'esame visivo delle colture, sia rilevando lo stato del loro sviluppo vegetativo, ed esaminando gli apparati radicali, sia valutando qualitativamente e ponderalmente il raccolto.
Ma, un risultato positivo potrebbe risalire ad una eccezionale, naturale depressione delle popolazioni dei nematodi, ed esser quindi un fenomeno assolutamente temporaneo, di cui causa concomitante potrebbe essere una particolare pratica agronomica, quale un'abbondante concimazione con stallatico, oppure l'avverarsi di condizioni ambientali e atmosferiche nettamente avverse ai nematodi fitoparassitari.
Quindi l'esame dei terreni è una necessità  nematologica della massima importanza, che in nessun caso e per nessuna ragione può essere negletta, o subordinata ad altre ricerche.
Tuttavia, seguendo la tecnica tradizionale, secondo la quale si procede ad una campionatura del terreno, prima del trattamento, e ad una seconda campionatura. dopo il trattamento, per il fenomeno della dinamica delle popolazioni, risultano dati non conformi alla realtà , in quanto, nel momento del prelievo le cariche possono essere al massimo della loro entità , o al minimo, o in qualsiasi livello intermedio, che non concorderà  mai con i risultati dell'altra campionatura.
La labilità  di una siffatta tecnica si rende ancora più evidente nella sperimentazione di nuovi prodotti dei quali si ricerchi la specifica attività  nematocida.
Si è pensato quindi di ottenere risultali molto più attendibili effettuando 3-4 campionature, distanziate di alcuni giorni o di alcune settimane oppure, in taluni casi, anche di alcuni mesi, prima dei trattamenti, e altrettante dopo i trattamenti stessi.
In tal modo, poichè al momento del prelievo di ogni singola campionatura, raffigurando graficamente in una curva la dinamica delle popolazioni, il livello stesso della carica sarà  in un punto diverso della curva, si avranno di volta in volta dati diversi sulla entità  della carica. Traendo da questi dati una media, si avrà  un indice molto più attendibile, e assai più vicino al reale livello delle cariche, di quanto non sia consentito attraverso la valutazione dei dati raccolti attraverso una sola campionatura, i quali spessissimo non rispecchiano affatto l'entità  delle popolazioni.

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