Capitolo “Macchinari e varie” - volume primo - pag. 593-610
Autori: G. Costantino
L'A. dopo aver passato in rassegna i vari impieghi degli aeromobili (elicotteri e aeroplani) in agricoltura, quali i trattamenti insetticidi, anticrittogamici, diserbanti, operazioni di semina, di ferilizzazione, di difesa dei boschi e delle foreste dagli incendi, protezione delle colture dal gelo, trasporti rapidissimi di prodotti ortoflorofrutticoli, ecc., tratta dell'aviazione agricola e del potenziale esistente in Italia.
Enumerate le Società imprenditrici di trattamenti aeroagricoli e gli apparecchi ad ala rotante (elicotteri) e ad ala fissa (aeroplani) di cui esse attualmente dispongono, accenna alla modesta attività svolta in Italia in confronto a quella di altri Paesi del Mondo, dove esistono, complessivamente, oltre 11 mila aeromobili, che trattano, annualmente, in media, oltre 67 milioni di ettari di terreno coltivato, con una spesa di circa 203 milioni di dollari, pari a circa 126-127 miliardi di lire.
L'attività aeroagricola in Italia nel quadriennio 1963-1966 ha interessato, in totale, 264.077 ettari, dei quali 159.681 trattati per mezzo di elicotteri e 104.396 mediante aeroplani.
Le colture sulle quali gli interventi antiparassitari sono stati realizzati in maggiore entità sono, nell'ordine: l'olivo, contro la Mosca, il Cicloconio e la Tignola, con Ha 160.395 (Ha84.399 con elicotteri e Ha 75.996 con aeroplani), le sugherete, contro la Lymantria dispare la Malacosoma neustria, con Ha 35.791 (Ha 17.683 con elicotteri e Ha 18.108 mediante aeroplani), la vite, contro Peronospora, Oidio ed Acari, con un totale di Ha 16.985 (Ha 16.385 con elicotteri e Ha 600 con aeroplani), graminacee varie, per il diserbo, con Ha 16.477 (Ha 12.092 con elicotteri ed Ha 4.385 con aeroplani), le risaie, per il diserbo, con Ha 12.223, trattate unicamente con elicotteri; bietolai, contro Altica, Cleono, e Cercospora, con Ha 10.352 (Ha 8.021 con elicotteri ed Ha 2.431 con aeroplani), il mais, con Ha 1.596 (Ha 800 con elicotteri ed Ha 796 con aeroplani), le propepete, con Ha 1.550, trattate unicamente per mezzo di elicotteri, ecc.
Attualmente in Italia esistono 9 Società imprenditrici di trattamenti aeroagricoli, delle quali 6 gestiscono elicotteri con n. 18 apparecchi, oltre l'Amministrazione provinciale di Asti, che possiede un elicottero Djinn 1221 a reazione e la Direzione Generale dell'Economia Montana e delle Foreste, che ha in dotazione un Agusta-Bell 47 G, e 3 Società che gestiscono aeroplani, con 13 apparecchi.
Il Piano Verde n. 2 all'art. 7 prevede la concessione di contributi dello Stato ad Associazioni di agricoltori, a Cooperative di produttori, a Consorzi Fitosanitari, Enti di Sviluppo, Consorzi di Bonifica e Consorzi di Miglioramento Fondiario, anche per le operazioni eseguite con aeromobili, quindi rappresenta un provvedimento importante per l'incremento della attività aeroagricola nel nostro Paese, segnatamente in considerazione della rarefazione della mano d'opera agricola dovuta all'esodo dei contadini e dei braccianti dalle campagne.
L'A., infine, accenna agli incidenti verificatisi in Italia nel corso delle operazioni aeroagricole, dei quali taluni purtroppo mortali, provocati dalla presenza negli oliveti di fili elettrici ad alta tensione.
Dalla dettagliata relazione risulta evidente l'importanza dell'aviazione agricola in Italia, segnatamente nel settore della difesa antiparassitaria delle colture e la necessità che i responsabili Organi di Governo provvedano a favorire il potenziamento e lo sviluppo di questa importantissima branca della Fitoiatria.
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