Capitolo “Funghi, batteri, fitoplasmi, virus.” - volume secondo - pag. 335-336
Autori: P. Curir, M. Dolci, P. Dolci, V. Lanzotti, C. Pasini
E' stata svolta una ricerca per verificare se il fungo fitopatogeno Armillaria mellea Vahl. è in grado di metabolizzare un importante isoflavone fitoalessinico, la genisteina, contenuto nella pianta spite Genista monosperma Lam.. Tale molecola si è dimostrata attiva, già alla concentrazione 100 μM, nel contenere in vitro lo sviluppo del patogeno. Tuttavia il fungo, allevato in vitro in presenza di svariate concentrazioni del composto antifungino, è risultato in grado di detossificare la molecola dando origine ad una serie di prodotti di degradazione sprovvisti di una apprezzabile attività fungitossica. La virulenza di A. mellea come fitoparassita può quindi essere motivata, tra altri fattori, anche dalla sua capacità di operare una metabolizzazione detossificativa a carico di composti antifungini fitoalessinici.
Parole chiave: Armillaria mellea, fitoalessine, detossificazione
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