Sezione “Difesa dalle avversità animali” - volume primo - pag. 185-198
Autori: G. Angeli, A. Grassi, P. Miorelli, T. Pantezzi, S. Puppato, G. Tolotti, L. Tonina, G. Zanettin
In Trentino, da circa un decennio si osserva su fragola una nuova tipologia di danno causato da Anthonomus rubi; oltre al tipico comportamento antofago, l'insetto compie ora anche rosure a carico dei frutti durante tutta la stagione produttiva. Sin dal 2019 la Fondazione Edmund Mach si è occupata di studiarne la biologia e l'ecologia allo scopo di formulare strategie di gestione integrata ecocompatibili. Nel presente lavoro saranno discusse alcune delle tecniche saggiate nel biennio 2021-2022, rivelatesi più o meno efficaci nel controllare la densità di popolazione del fitofago e limitarne il danno. I microrganismi entomopatogeni e la cattura massale con trappole adesive gialle innescate con lo specifico attrattivo non sono risultati efficaci. In primavera, lo sfalcio del cotico erboso ricco di piante di tarassaco in fioritura abbinato all'uso delle trappole, ha consentito di incrementare le catture degli adulti riducendo la presenza sulla vegetazione, ma non purtroppo l'entità dei danni. L'asportazione degli adulti e dei boccioli recisi mediante frequenti battiture della vegetazione, ha permesso un'ottima riduzione sia della popolazione che del conseguente danno. Anche il corretto smaltimento del substrato e delle piante a fine ciclo produttivo è una fondamentale pratica di igiene che può permettere di ridurre la popolazione svernante e dunque la densità di popolazione nella primavera successiva.Parole chiave: antonomo, agenti entomopatogeni, cattura massale, tarassaco, battiture
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