Eriofide rugginoso del Pomodoro Aculops lycopersici

Eriofide che vive a spese di varie solanacee, sia coltivate che spontanee, localizzate soprattutto in Italia meridionale e sulle isole, ma segnalato anche in Emilia Romagna.

L’acaro non è visibile ad occhio nudo, in quanto la femmina (fusiforme di colore giallo arancio) misura 0,2 mm di lunghezza e 0,05 mm di larghezza; i maschi risultano ancora più piccoli.

Biologia

A. lycopersici è una specie tipica dei climi caldi (nelle zone caratterizzate da inverni rigidi riesce a sopravvivere solo in ambienti protetti). Le generazioni si susseguono nell'arco dell'annata con gli eriofidi che migrano dalle piante coltivate a quelle spontanee.

Ogni femmina depone sulle foglie circa 50 uova, collocandole nelle vicinanze delle nervature o alla base dei peli. Condizioni ambientali favorevoli, temperatura di 27°C con umidità relativa al 30%, permettono il completamento di una generazione in una sola settimana.

Danni causati

La presenza dell'eriofide si palesa con una colorazione bronzea delle parti basse della pianta (colletto e foglie basali), che si estende lungo il fusto verso la parte aerea, fino raggiungere anche i frutti in accrescimento.

Le foglie colpite si deformano accartocciandosi ai bordi e ripiegandosi verso il basso; il loro colore vira progressivamente dal verde, al bruno-verdognolo ed infine al bronzeo. Successivamente assumono una pigmentazione tendente al marrone chiaro, divengono fragili andando incontro ad una caduta anticipata.

Le alterazioni  a carico dei frutti si manifestano sul pericarpo con la comparsa di aree suberificate, di ampiezza variabile, percorse da screpolature.

Pure le infiorescenze possono venire attaccate, con la conseguenza di cadute premature e fruttificazione irregolare.