Questo batterio, Pseudomonas syiringae pv. Papulans, non causa notevoli danni in quanto appare sporadicamente, però è potenzialmente pericoloso in quanto causa il deprezzamento dei frutti.
Pseudomonas sopravvive durante l’inverno riparato nelle gemme, nella parte più interna; alla ripresa vegetativa vi possono essere delle necrosi nelle parti interne delle gemme, accentuate da eventuali danni da gelate. Il patogeno entra nei tessuti vegetali attraverso stomi e lenticelle. Sui frutti il periodo di maggiore recettività è circa 15-20 giorni dopo la caduta petali. Durante la stagione sopravvive sulle foglie e sulla superficie dei rami dove non crea sintomi in genere. Sulle foglie possono verificarsi delle maculature mentre su rami e tronco si possono originare cancri e sfogliature; questi sintomi sulle parti legnose non sono stati registrati in Italia. La diffusione della malattia avviene attraverso la pioggia e il vento.
In Italia gli unici sintomi che compaiono sono quelli a carico dei frutti; le infezioni precoci sono associate agli stomi e comportano lo sviluppo di piccole maculature idropiche che si allargano e assumono un colore nero-purpureo circondate da un alone rossastro. La lesione al centro dissecca e il tessuto può lacerarsi dando un aspetto vescicoloso; anche la polpa viene interessata fino a 4 mm di profondità. Infezioni tardive sono a carico delle lenticelle e le lesioni che si sviluppano sono in genere più piccole e meno profonde. I sintomi possono essere spesso attribuiti ad altre cause come attacchi fungini, alterazioni fisiologiche, fitotossicità.
Analisi molto accurata del materiale vivaistico proveniente da paesi dove la batteri osi è presente.
indipendentemente dalla coltura
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