Malattia di comparsa più frequente nell’Europa centrale e settentrionale, più sporadica in Italia. Si sviluppa sia sulle foglie di barbabietola da zucchero che su bietola da foraggio.
I conidiofori (riuniti in ciuffi erompenti soprattutto attraverso le aperture stomatiche) sono corti, rigidi, poco ramificati, ialini, portanti conidi acrogeni e acropleurogeni, frequentemente disposti in catene (costituite dai conidi primari e da conidi secondari, gli ultimi originati dai primi per gemmazione).
Conidi ovali-allungati o cilindrici, con estremità arrotondate, ialini o leggermente colorati, inizialmente unicellulari e successivamente provvisti di 1-2 o, più raramente, anche 3 setti.
Sulle foglie provoca delle macchie del diametro di 2-3 mm, chiare al centro e circondate da un alone più scuro (grigiastro o rossastro).
In ambiente umido la superficie delle tacche si ricopre di una fine efflorescenza biancastra, costituita dalle fruttificazioni del parassita.
indipendentemente dalla coltura
1984 - Posters schede tecniche di fitofarmaci - volume terzo
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