Micete che provoca l'avvizzimento dello stelo e dei baccelli. Può avere, oltre alla soia, anche altri ospiti vegetali, che ne facilitano la diffusione e conservazione nell'ambiente. Segnalato per prima volta su territorio italiano nel 1977, colpisce steli, semi e , anche se meno frequentemente, anche le foglie.
Sulle parti vegetali colpite il fungo è solitamente presente nella forma imperfetta, Phomopsis sojae, che differenzia micelio e picnidi. La comparsa dei picnidi è legata alle condizioni climatiche, in particolare dall'umidità atmosferica. Con aria umida, sul fusto e sui baccelli, si forma un gran numero di picnidi, solitamente localizzati nella parte basse dello stelo, in corrispondenza dei nodi. La transizione dalla forma imperfetta a quella perfetta di D. phaseolorum var. sojae non avviene regolarmente e può accadere in qualsiasi momento, più frequentemente a fine ciclo; i periteci della forma perfetta assicurano la sopravvivenza del patogeno ai rigori invernali. I semi rappresentano, unitamente ai residui vegetali infetti, la principale fonte di diffusione della crittogama. Il potenziale di contagio del seme aumenta quando la raccolta viene ritardata e quando essa viene eseguita con clima caldo-umido.
Gli attacchi su soia sono agevolati da prolungati periodi caratterizzati da elevata umidità e temperature sopra i 20°C; piante soggette a stress nutrizionali (carenza di potassio) o idrici, danneggiate da insetti o affette da virosi sono più esposte all'attacco della malattia.
L'infezione prende avvio dalla base della pianta, originata dai conidi del fungo diffusi nell'ambiente dai picnidi. Sfruttando il sistema vascolare il fungo invade le parti più alte della pianta fino a raggiungere i baccelli; da questi l'infezione viene trasmessa ai semi.
I sintomi si manifestano solitamente nelle parti più basse della pianta. I baccelli subiscono l'infezione in qualsiasi fase del loro sviluppo, ma è lo stadio di inizio maturazione che rappresenta il momento ideali per la loro contaminazione. Le parti infette presentano una colorazione bruna, ricoprendosi dei picnidi del fungo, che compaiono come masse scure di piccole dimensioni, solitamente disposte in fasce longitudinali dall'andamento parallelo. I semi contaminati assumono aspetto raggrinzito, si screpolano e si ricoprono sovente di micelio bianco (quelli colpiti in forma leggera presentano dimensioni normali e restano visibilmente sani). Raramente l'infezione cagiona lesioni rilevanti alle foglie, anche se talora può partire da un qualsiasi punto del lembo fogliare, progredendo poi verso il picciolo.
L'impiego di seme sano rappresenta la più efficace misura preventiva; effettuare ampie rotazioni colturali; adottare ridotte densità di semina; effettuare raccolte tempestive delle piante giunte a maturazione; interrare in profondità i residui vegetali infetti; evitare ristagni idrici e squilibri nutrizionali.
indipendentemente dalla coltura
1996 - Funghi, batteri, virus - volume secondo
La certificazione del seme di soia prodotto in Italia rende necessarie le analisi per la determinazione dei patogeni Pseudomonas syringae pv. glycinea, Diaporthe phaseolorum. Phialophora gregata, Phytphthora megasperma f. sp. glycinea. Vengono ...
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