C. herbarum è una crittogama a diffusione ubiquitaria che compie il suo ciclo di sviluppo come saprofita. Può talora assumere carattere emiparassitario (non cagiona cioè danni evidenti alla pianta ospite) compiendo la propria attività trofica su diverse essenze erbacee ed arboree, colpendo in particolare organi già debilitati da altre cause.
L'insorgere della malattia risulta sovente dannosa per le piante senescenti, come i cereali, delle quali può colpire tutti gli organi epigei.
La malattia può interessare piante di ogni età, assumendo importanza rilevante solo nella tarda primavera, su piante già spigate, colpendo guaine, lamine fogliari, culmi e spighe. Valori di temperatura ottimali per lo sviluppo del patogeno si attestano sui 25-26°C, con umidità molto elevata.
Gli organi infettati manifestano delle macchiette dapprima brunastre e piccole, che successivamente divengono nere, si estendono e confluiscono. I tessuti attaccati più tardi disseccano, con la colorazione nerastra che diviene sempre più marcata.
Evitare densità di semina troppo fitte. Effettuare razionali ed equilibrate concimazioni azotate.
indipendentemente dalla coltura
2010 - Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus - volume secondo
Parole chiave: grano, malattie fogliari, IBS, QoI
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