Delle varie specie di Puccinia che possono colpire gli Allium coltivati, P. allii rappresenta la più pericolosa per aglio e porro.
Gli uredosori ed i teleutosori di questo fungo sono macroscopicamente indistinguibili da quelli di di P. porri. Le due ruggini possono invece essere distinte al microscopio grazie alla differente dimensione delle teleutospore (grandezza media P. porri 30 x 21 µ - grandezza media P. allii 50 x 20 µ).
P. allii inizia il proprio ciclo di sviluppo annuale su piante del genere Allium spontanee, per poi infettare piuttosto tardivamente le liliacee coltivate (grazie ai germi uredosporici).
Su aglio e cipolla gli effetti degli attacchi si evidenziano a partire dalle foglie più vecchie, da aprile-maggio in poi.
La prima infezione ha un periodo di incubazione che può durare 20-30 giorni; i cicli successivi sono più brevi a causa dell’innalzamento della temperatura.
Solitamente le forti epidemie si verificano quando l’aglio si trova in avanzato stato di sviluppo, cagionando così danni che non paiono troppo pesanti. Su porro, al contrario, le infezioni possono invece assumere connotazioni più gravi.
Le infezioni di P. allii possono avvenire a carico di tutte le parti verdi, come foglie e scapi fiorali.
I sintomi rientrano in quelli tipici delle ruggini: le parti colpite si ricoprono di abbondanti pustole di colore giallo rossastro (uredosori), delle dimensioni di un a piccola capocchia di spillo, circondate da un sottile alone decolorto e, siccessivamente, da piccole crosticine nero-brunastre (teleutosori), allungate, di pochi millimetri di lunghezza, che vanno ad occupare lentamente il posto degli uredosori.
Le foglie intensamente colpite disseccano velocemente; la maturazione del bulbo tende ad accelerare.
Asportare e distruggere i residui infetti. Effettuare ampie rotazioni colturali (almeno 4 anni).
indipendentemente dalla coltura
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