Afide da ritenersi a tutti gli effetti cosmopolita essendo ritrovabile in tutti gli areali agrumicoli della regione circummediterranea, in Giappone, Brasile, Africa, Australia, Nuova Zelanda e diversi altri ambienti distribuiti nei diversi continenti (entro il limite del 50° parallelo nord). Vive a spese degli agrumi e di svariati altri ospiti come Spiraea spp., Crataegus sp., viburno, pittosporo, Composite (Achillea, Bidens, Helianthus, Helichrysum), Ombrellifere (Apium, Oenanthe), Valerianacee (Centranthus), Solanacee (Cestrum), edera, bignonia, celtis, vite, Prunus, Pyrus, Malus e Juglans regia. Fra gli afidi che infestano gli agrumi risulta essere la specie maggiormente presente e dannosa, infestando arancio, mandarino, clementine; più raramente attacca limone e cedro.
Femmina alata virginopara di colore verde con capo, torace, sifoni e codicola bruni. Antenne con l’ultimo articolo di lunghezza pari a di lunghezza pari a 1-1,2 volte quella del II tarsomero posteriore con guglia lunga almeno tre volte la base dell’ultimo antennomero; sensilli secondari presenti in numero di 8-9 sul III antennomero e 1-2 sul IV. Sifoni lunghi circa 1/3 della distanza che li separa alla loro base, di forma subcilindrica o leggermente tronco-conica. Codicola digitiforme, di colore bruno-nero, munita di 8-14 setole. Dimensioni di 1,5-2,2 di lunghezza.
In Nord-America, Brasile e Giappone A. citricola compie un olociclo dioico con svernamento allo stato di uovo durevole su piante si Spiraea (ospite primario) e migrazione sugli ospiti secondari. Negli altri ambienti ove ha trovato diffusione adotta di norma comportamento anolociclico.
Saltuariamente, in Sicilia, completa un olociclo con svernamento allo stato di uovo durevole su Spiraea chamaedryfolia (ospite primario) per migrare poi sugli agrumi (può comunque svilupparsi in permanenza attraverso un paraciclo).
Le colonie dell’insetto infestano la pagina inferiore delle foglie e i germogli; sugli agrumi provocano evidenti accartocciamenti fogliari, bloccano lo sviluppo dei germogli e causano la colatura dei fiori riducendo l’allegagione.
Risulta dannoso anche in quanto vettore di diffusione di diversi virus: tristeza degli agrumi, mosaico giallo del viburno, mosaico del cetriolo e mosaico dell’erba medica.
Evitare le eccessive concimazioni azotate e le potature drastiche; effettuare lavorazioni del terreno per disturbare i nidi delle formiche.
indipendentemente dalla coltura
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