Aleurodide di origine giapponese diffuso, verso la fine degli anni ’70, anche a Taiwan e in Malesia; successivamente è stato ritrovato anche in California, Israele, Cipro, Turchia, Siria, Italia e Sud del Marocco. In Italia è stato segnalato nel 1990, distribuito nei comprensori agrumicoli siciliani (specialmente in provincia di Catania, Messina, Palermo e Siracusa), calabresi (nelle province di Catanzaro e Reggio Calabria) della Basilicata (Metaponto) e di Sorrento.
E’ un’insetto polifago che oltre agli agrumi coinvolge nella propria attività trofica avocado, kaki, fico, pesce, pero, albicocco, melograno, gardenia e diverse essenze spontanee.
Adulto dal corpo giallastro ricoperto da secrezione cerosa polverulenta, con meso e metanoto caratterizzati da tre areole brune. Dimensioni: 1,5-2 mm di lunghezza.
Uova reniformi, peduncolate, dapprima di color crema e successivamente bruno scuro.
Neanidi prive di secrezione dorsale di cera filamentosa.
Pupario con una ben evidente banda marginale cerosa, ornato di 13 coppie di setole marginali e di altre quattro setole, delle quali due anteriori e due posteriori; sono inoltre presenti due lunghe setole caudali. Una depressione vasiforme allungata con piccole espansioni tubercoliformi è presente alla base della parte libera della ligula. Dimensioni 1-1,5 mm di lunghezza.
P. myricae compie diverse generazioni annuali (potenzialmente 7-8), con sovrapposizione di diversi stadi evolutivi e con cicli di crescita con durata correlata a temperatura e umidità relativa.
L’inverno viene superato allo stadio di neanide di IV età o pupario. Gli adulti fanno la loro prima comparsa a fine febbraio o in marzo (se l’inverno è mite la comparsa può ,avvenire anticipatamente, ad inizio febbraio). La riproduzione avviene quasi esclusivamente per partenogenesi telitoca; vengono deposte mediamente 70 uova, sulle foglie più giovani, sia sulla pagina inferiore che su quella superiore, lungo il bordo e sui piccioli.
La pagina inferiore delle foglie è il luogo preferito per lo sviluppo delle neanidi. Queste, dopo tre mute e attraverso lo stadio intermedio di pupario, daranno le nuove forme adulte.
Con temperature comprese fra 17,3 3 21,1°C e con umidità relativa oltre il 65%, sono necessarie poco più di 3 settimane per la transizione da uovo ad adulto.
Il fitomizo infesta le giovani foglie, coprendole con un’abbondante melata che attira formiche, costituendo inoltre un’ottimo substrato per la formazione di fumaggine.
A carico delle foglie colpite appaiono estroflessioni coniche e puntiformi che sporgono sulla pagina inferiore; il margine fogliare assume un’aspetto smerlettato.
La melata e le conseguenti fumaggini causano l’arresto delle sviluppo dei germogli, soprattutto a carico delle giovani piante.
Favorire un equilibrato sviluppo della pianta (evitando eccessivo lussureggiamento vegetativo) attraverso potature opportune e razionalizzando concimazioni e irrigazioni.
Condizioni sfavorevoli allo sviluppo del patogeno possono essere create permettendo all’aria e alla luce di penetrare la chioma delle colture.
indipendentemente dalla coltura
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