Individuato originariamente su materiale raccolto in Siria su Citrus aurantium (Iaccarino, 1990), si e? diffuso nei Paesi del bacino del Mediterraneo su piante del genere Citrus, mentre in altri Paesi e? stato rinvenuto su diverse specie appartenenti a numerosissime famiglie botaniche fra cui Annonaceae, Apocynaceae, Araceae, Arecaceae, Asteraceae, Ericaceae, Euphorbiaceae, Lauraceae, Malvaceae, Musaceae, Myrtaceae, Piperaceae, Poaceae, Poligonaceae, Rhizophoraceae, Rubiaceae, Rutaceae e Solanaceae (Evans, 2007 e 2008). In questa indagine e? stato riscontrato anche su Ebenaceae, D. kaki e D. virginiana, su Moraceae, Morus alba (gelso bianco) e su Persea gratissima (avocado). Gli adulti (1,1-1,2 mm di lunghezza) sono di colore giallo ricoperti da una cera polverulenta biancastra soprattutto sulle ali. Le femmine si insediano sulla pagina inferiore delle foglie dove formano un feltro sub-circolare di cera polverulenta (nido) entro cui avviene l’ovideposizione. Nei diospireti di Misilmeri, nel mese di ottobre, in alberi con elevatissima presenza di aleurodidi e di fumaggine, sono state riscontrate ovideposizioni e forme giovanili vitali di P. minei, anche sulla pagina superiore delle foglie. L’uovo (0,25 mm di lunghezza) di forma sub-ovale, ricoperto di cera polverulenta biancastra, e? ancorato alla superficie fogliare con un lungo peduncolo.
P. minei iaccarino completa il ciclo biologico attraverso 4 stadi giovanili, l’ultimo dei quali (pupario) presenta sul dorso 10 lamenti di cera ialina disposti verso l’alto (Jesu e Iaccarino, 2011). In California, in prove di campo su arancio, l’aleurodide ha sviluppato 4 generazioni per anno (Bellows et al., 1998).
Per contribuire a limitare le infestazioni di aleurodidi e? utile evitare le eccessive concimazioni azotate ed effettuare potature per l’arieggiamento della chioma. Fra i nemici naturali sono indicati i predatori coccinellidi Clitostethus arcuatus e Serangium parcesetosum Sicard e diverse specie parassitoidi del genere Encarsia.
indipendentemente dalla coltura
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