Cimice estremamente cosmopolita diffusa in quasi tutto il pianeta ad eccezione delle regioni nordiche. In Italia è ritrovabile praticamente ovunque. E' un insetto polifago in grado di infestare diverse colture coltivate come pomodoro, cavoli, bietole, soia, girasole, tabacco, mais, riso, sorgo, agrumi, nocciolo, numerose essenze spontanee, arboree e cespugliose.
Gli adulti, delle dimensioni di 14-16 mm di lunghezza, sono di colore verde erba, caratterizzati da 3 piccole macchie più chiare alla base dello scutello. Capo con lobo mediano distinto e non ricoperto da quelli laterali. Antenne verdi con la parte distale dei segmenti III, IV e V nera. La forma torquata presenta la parte anteriore agli occhi, quella anteriore del pronoto e il bordo delle emielitre di color crema sfumato di rosa; la forma smaragdula é integralmente verde.
Uova dapprima biancastre quindi giallo aranciate ed infine di color carnicino a sviluppo embrionale avanzata. Di forma subcilindrica, corion areolato e con bordo opercolare dotato di corte formazioni setoliformi spuntate. Dimensioni: 1,3-1,4 x 1-1,2 mm.
Le ninfe sono di colore verde nella parte dorsale toracica, con addome interessato da due file subdorsali di macchie bianche e da altre marginali rosse affiancate all'interno da una fila di macchie bianche.
N. viridula supera l'inverno allo stato adulto riparata sotto la corteccia delle piante, sotto sassi e pietre, fra i resti vegetali delle essenze spontanee, negli anfratti dei muri, all'interno di fabbricati rurali e abitazioni. Fuoriesce in primavera e alla fine di aprile-inizio maggio consuma gli accoppiamenti. Le uova sono deposte in massima parte sulla pagina inferiore delle foglie, meno frequentemente su quella superiore o su altri organi vegetali; le ovature comprendono un numero variabile di elementi, da 42 a 114 (più spesso 78).
Le neanidi compaiono dopo un'incubazione di 5-10 giorni e, dopo 5 stadi di sviluppo, in luglio sviluppano gli adulti. Questi, per 15-30 giorni, svolgono la loro attività trofica; tra la metà di luglio-inizio agosto e la metà di settembre depongono le uova della seconda generazione. Le forme giovanili che da esse derivano arrecano i principali danni sulle bacche del pomodoro. Gli adulti continuano l'attività fino ai primi freddi, quindi si riparano per superare i rigori invernali.
Questo rincote pratica punture su foglie, coste fogliari e glomeruli immaturi di bietola, su baccelli di soia e fagiolo, su foglie e silique di cavolo, su bacche di pomodoro, sui frutti di agrumi e nocciolo. I danni di maggiore intensità si registrano ai danni delle bacche di pomodoro, sulle quali forme giovanili oltre la II età ed adulti di N. viridula effettuano punture che cagionano necrosi puntiformi, mancato sviluppo e conferendo un disgustoso sapore che le rende non commestibili. Le infestazioni più gravi, in ragione di un maggior numero di punture, costituiscono un facile accesso per patogeni fungini e batterici che portano alla marcescenza della bacca.
Su soia le punture a carico dei baccelli in fase di riempimento e ingrossamento provocano il raggrinzimento dei semi, perdita di germinabilità, calo del contenuto in olio (a causa all'attività delle lipasi presenti nella saliva del rincote), alterazione del rapporto lipidi/proteine e perdita della resa in granella. I semi danneggiati ed estratti dal baccello evidenziano 'coni salivari' formati dalla solidificazione delle sostanze emesse dai fori operati dagli stiletti boccali di N. viridula.
Su nocciolo la cimice è responsabile dell''aborto traumatico' e del 'cimiciato' delle nocciole.
indipendentemente dalla coltura
2010 - Difesa da insetti, acari, nematodi - volume primo
Parole chiave: Eurygaster maura, Nezara viridula, Triticum aestivum, prove insetticide
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