Coleottero crisomelide presente in gran parte dell'Europa, della Siberia centro-meridionale, nel Caucaso e nell'Africa settentrionale. In Italia è comune in tutti gli areali. Gli adulti (di 5 mm di lunghezza) hanno capo ed elitre verde-azzurro con riflessi metallici e protorce giallo-ocra finemente punteggiato. Antenne nere con peli grigi e zampe rossicce con estremità distale delle tibie i tarsi nerastri. Uova subcilindriche, arrotondate ai due poli, di colore giallastro della dimensione di 0,9 x 0,4 mm. Allo stadio larvale ha forma tozza e gibbosa sul dorso, con colore giallastro con capo, zampe e sclerificazioni dorsali dell'addome brune. Sul protorace sono riscontrabili due sclerificazioni brune di forma rettangolare, sui lati del meso e metatorace sono visibili tacche grigiastre. I femori sono bruno-rossastri e le tibie brunastre. La larva matura raggiunge i 4,5-6 mm di lunghezza.
Gli adulti svernano nel terreno, nascosti nello stesso. Fuoriescono in primavera, quando la temperatura media giornaliera si attesta attorno ai 10-15°C, per portarsi sulle piante di frumento e degli altri cereali. In aprile avvengono gli accoppiamenti e la successiva deposizione delle uova. L'ovodeposizione si protrae fino a fine maggio e prima decade di giugno. Ogni femmina depone dalle 100 alle 400 uova (con una media di 5-6 la giorno), 'incollandole' in maniera sparsa o in coppie lungo gli spazi internervali delle piante. Le larve fuoriescono dopo un'incubazione di 15 giorni, in aprile, e 7-8 giorni in maggio. Compiono la loro attività trofica sulla pagina superiore delle foglie, spostandosi progressivamente verso quelle più alte. Giunte a marurità a fine maggio - primi di giugno, dopo aver eseguito tre mute e essersi liberate dal rivestimento di escrementi, si portano nel terreno; qui, a 4-5 cm di profondità, creano delle celle tappezzate internamente di una sostanza agglutinante di origine mesenterica. A questo punto le larve rimangono immobili per circa due settimane per poi compiere la metamorfosi. gGli adulti emergono fra la metà di giugno e la metà di luglio, dopo una settimana di vita pupale; da questo momento fino all'autunno provvedono alla propria nutrizione su piante avventizie di cereali, graminacee spontanee, foraggere e sul mais, per poi rifugiarsi nuovamente per superare l'inverno.
Gli adulti di L. cyanella si nutrono creando erosioni longitudinali a carico delle foglie. Contrariamente alle larve ne perforano il lembo. Le larve compiono la loro attività trofica sulla pagina fogliare superiore, eseguendo erosioni allungate fra due nervature adiacenti che interessano l'epidermide opposta. A causa del disseccamento delle parti erose le foglie presentano serie parallele di striature allungate e traslucide. tali danni sono solitamente tollerati dalle piante, in quanto all'epoca in cui si manifestano gli attacchi i cereali son in uno stadio vegetativo avanzato. Solo in caso di notevole infestazione si giunge al completo disseccamento delle foglie più colpite, con conseguenti ripercussioni sulla maturazione delle spighe.
Adottare varietà resistenti.
indipendentemente dalla coltura
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