Coleottero curculionide comune su agrumi e olivo, anche se questi vengono attaccati anche da specie affini, tra cui O. armatus.
O. cribricollis attacca anche fragola ed erba medica.
Gli adulti sono di forma ovale e di colore nero lucente con zampe e antenne bruno-rossastre. Le elitre (astucci che racchiudono le ali) presentano 10 striature profonde e punteggiate con le interstrie granulose dotate di una serie di peli corti, ricurvi e rivolti all'indietro.
Gli adulti non sono in grado di volare in quanto hanno le elitre saldate lungo la linea di sutura.
Questa specie è definita partenogenetica, con rara presenza di individui di sesso maschile. A maturazione raggiunta possono misurare fino 6-8 mm di lunghezza.
Le uova sono di forma ellissoidale, di colore avorio.
Le larve sono di colore giallastro, apode (prive di zampe toraciche) e con corpo ricurvo. La larva matura è lunga 8-9 mm.
O. cribricollis compie una sola generazione all'anno svernando allo stadio di larva in fase più o meno avanzata di sviluppo.
Gli adulti compaiono all'inizio dell'estate e dopo la riproduzione, che generalmente avviene per partenogenesi, le femmine depongono in autunno (ottobre), dalle 70 alle 200 uova sulla superficie del suolo o interrandole leggermente; da queste nascono dopo 3-4 settimane le larve che si nutrono e si sviluppano sulle radici di piante erbacee e fruttiferi; raggiunta la maturità dopo aver attraversato 10 età larvali, si impupano entro una celletta terrosa per circa un mese (tra aprile e maggio).
Gli adulti fuoriescono dal suolo a partire dall'inizio di giugno.
Gli adulti, nelle ore diurne, trovano rifugio nel terreno, generalmente ai piedi delle piante attaccate, a pochi centimetri di profondità e durante le ore notturne risalgono piante per nutrirsi del fogliame tenero o di corteccia verde.
Gli adulti provocano, nutrendosi, caratteristiche erosioni a forma di mezzaluna sul margine fogliare, mentre le larve danneggiano le radici di ortive e di altre piante erbacee.
In caso di forte infestazione, possono comparire anche erosioni sui germogli teneri e sui peduncoli dei frutti provocandone la caduta (specialmente a carico di piante di olivo).
I danni generati dagli adulti possono rivelarsi molto gravi nei vivai, sui getti degli innesti, nei nuovi impianti e sui polloni allevati per la costituzione di nuove piante.
Nei vivai di agrumi O. cribricollis provoca erosioni poco sotto la zona del colletto compromettendo in tal modo la vita delle giovani piantine colpite.
Attorno al tronco delle piante giovani si possono collocare delle fasce di resinato o plastica in modo da impedire agli adulti la risalita del tronco (pratica particolarmente consigliata nei vivai).
Su olivo si possono lasciare alla base del tronco dei polloni (sul fusto e le branche dei succhioni) in modo che gli adulti si fermino su di essi per nutrirsi, senza compromettere la parte produttiva della pianta.
indipendentemente dalla coltura
2000 - Fitofagi e fitomizi - volume primo
1982 - Lotta contro insetti, acari e nematodi - volume terzo
L'Autore riferisce sull'esito positivo di prove di lotta condotte con clormefos e carbofuran, applicati contro le larve ipogee di Otiorrhynchus cribricollis Gyll. su colture di fragola nel ragusano. L somministrazione dei due principi ...
1980 - Nuovi indirizzi di Difesa - volume primo
Applicazione di anelli di colla sui tronchi delle piante giovani di olivo consentono una valida difesa contro l'Oziorrinco (Othiorrhynchus cribricollis, Gyll.), impedendone la risalita sulle piante.Sono risultati efficaci e di facile ...
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