L. sanguinales: adulto di forma oblunga con tegumento nero, ricoperto negli individui da poco sfarfallati di polvere rugginosa, con i lati del protorace, delle elitre, le antenne e i tarsi rossastri.
Capo densamente punteggiato con rostro pubescente, anch’esso punteggiato, talora interessato da una fine carenatura longitudinale.
Protorace con punteggiatura rugosa molto evidente ma poco profonda, subcampanuliforme, con i lati arrotondati, la base leggermente sinuosa e la parte posteriore interessata da una fine solcatura longitudinale mediana.
Le dimensioni sono di 7-8,5 mm di lunghezza.
L. scabricollis: adulto oblungo, con tegumento nero, ricoperto negli individui da poco sfarfallati di polvere rossastra o giallastra.
Capo punteggiato con rostro leggermente arcuato.
Protorace punteggiato, di forma subcilindrica, con lati quasi paralleli e bruscamente ristretti nella parte anteriore e con il marginale basale sinuoso.
Elitre con bordi paralleli fino al terzo posteriore, quindi gradualmente ristrette. 4-6 mm di lunghezza.
L. sanguinales sverna grazie agli adulti sotto occasionali ripari presenti alla superficie del suolo. Le femmine depongono le uova entro pozzetti scavati nei piccioli fogliari.
Le larve completano lo sviluppo in 30-40 giorni per poi impuparsi in sito entro una cella pupale e dare gli adulti in piena estate.
Questi rimangono nelle coltivazioni sino al sopraggiungere dei primi freddi, quindi si riparano per superare l’inverno.
L. scabricollis supera invece l'inverno con adulti sotto occasionali ripari presenti alla superficie del suolo. Questi fuoriescono in maggio e si alimentano compiendo limitate erosioni sul lembo delle foglie.
Avvenuto l’accoppiamento, la femmina depone le uova entro pozzetti scavati nel picciolo fogliare o nella nervatura principale.
Le larve completano lo sviluppo in circa un mese per poi impuparsi dentro una cella pupale per poi diventare adulti in piena estate, verso la metà di agosto. Questi rimangono nei bietolai fino al sopraggiungere dei primi freddi, per poi rifugiarsi e superare l’inverno.
Le larve di L. sanguinales scavano gallerie dentro i tessuti della parte basale dei piccioli fogliari, raggiungendo talora il colletto. In corrispondenza delle lesioni di ovideposizione si forma sovente un piccolo ingrossamento conseguente alla proliferazione dei tessuti. Sulla bietola da zucchero i danni arrecati non incidono in maniera apprezzabile sulla resa produttiva. Più importanti sono invece quelli su bietole da costa e da foglia.
Le larve di L. scabricollis scavano anch'esse gallerie nei tessuti della parte basale dei piccioli fogliari, raggiungendo talora il colletto. Come per l’affine L. sanguinales, in corrispondenza delle ovodeposizioni si formano cercini cicatriziali con successiva comparsa di spaccature dei tessuti. I danni arrecati non incidono in maniera apprezzabile sulla resa produttiva poiché l’attività dell’insetto si svolge tardivamente, su piante già ben sviluppate. Sulle bietole da seme i danni si associano a quelli di L. junci.
Nelle coltivazioni di barbabietole da zucchero non sono necessari interventi specifici contro L. sanguinales e L. scabricollis (sulle bietole da orto si può intervenire nei confronti degli adulti, prima dell’ovideposizioni).
indipendentemente dalla coltura
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