Cecidomia aranciata del Frumento Sitodiplosis mosellana

Cecidomide diffuso in una vasta area geografica, dall'Europa all'America del Nord, ove compie la sua attività trofica a spese di frumento, orzo, segale, avena e Agropyron repens.

Adulto di colore aranciato con antenne moniliformi formate da 14 articoli sui quali sono inseriti verticilli di peli. Le ali e la parte dorsale dell'addome sono leggermente pelosi. A maturità raggiunge i 3 mm di lunghezza.

Larva di colore aranciato con tegumento granuloso. L'estremità del segmento anale è prominente, con accentuati processo odontoidi a base larga. La spatola sternale è allargata, con profilo anteriore molto incavato, delimitata da due lobi con vertice angoloso. Lunghezza: 3 mm.

Biologia

S. mosellana compie una generazione all'anno, superando la stagione invernale allo stato di larva nel terreno, protetta in un bozzoletto. Gli adulti fanno la loro comparsa durante la spigatura.

Le femmine, una volta fecondate, depongono le uova in gruppi di 10-15 elementi inserendole all'interno delle glume delle spighette o sulle antere per mezzo dell'ovodepositore. 

Le larve fuoriescono a seguito di un'incubazione di pochi giorni, vivendo poi in maniera isolata.

Compiuto lo sviluppo in circa venti giorni, lasciano le spighette lasciandosi cadere sul terreno, ove si proteggono all'interno di un bozzoletto restando in diapausa per completare la metamorfosi nella primavera successiva.

Alcune larve prolungano la propria diapausa per dare vita agli adulti dopo alcuni anni.

Danni causati

Le larve compiono il loro ciclo evolutivo all'interno delle spighette, nutrendosi della linfa destinata al sostentamento del seme in via di sviluppo. Tale attività trofica lede il potere germinativo del seme stesso, decremento qualitativo del glutine e crollo del contenuto in amido dei semi.

I danni arrecati dal dittero sono generalmente di bassa entità.