Questo insetto cecidomie non provoca dei danni rilevanti negli impianti in piena produzione ma può essere pericoloso invece in impianti giovani o in vivaio. Gli adulti hanno il capo ocraceo e tendenzialmente rossiccio mentre l’addome è color rosso ocraceo chiaro; le antenne sono abbastanza lunghe, le zampe sono lunghe, gracili e di colore giallo. L’insetto è abbastanza piccolo e raggiunge 1,5 mm di lunghezza. Le larve sono di piccole dimensioni, 1,8 mm di lunghezza, inizialmente colore ocracee per poi diventare bianche verso la maturità; il corpo è allungato e appiattito. Le larve superano l’inverno all’interno di un bozzolo membranoso color nocciola chiaro e rivestito di particelle terrose.
La cecidomia trascorre l’inverno allo stadio di larva, all’interno di un bozzoletto, e compie fino a sei generazioni all’anno. Gli adulti compaiono verso l’inizio di aprile e le femmine depongono quasi subito le uova sulle foglioline non ancora dispiegate. Dopo 3-4 giorni nascono le larve che iniziano subito a nutrirsi, queste rimangono riparate dentro le foglie accartocciate. Dopo circa 11-14 giorni le larve si lasciano cadere al suolo e si interrano, li compiono la seconda muta e l’impupamento; gli adulti compaiono dopo circa 10-15 giorni. Il volo dei nuovi adulti avviene tra fine aprile e metà maggio. Con condizioni di sufficiente umidità del suolo si possono compiere fino a sei generazioni. La prima generazione è ben separata dalla successiva mentre le altre vanno ad accavallarsi rendendo difficile l’individuazione del momento del volo degli adulti. Negli ambienti più caldi e siccitosi le larve della terza o quarta generazione possono estivare (bloccare il loro sviluppo per superare un momento di difficoltà dettato dal caldo e dalla siccità); nella seconda metà di settembre le larve dell’ultima generazione si interrano e si imbozzolano per superare l’inverno.
Le larve provocano l’arrotolamento dei margini della foglia verso il centro impedendone il dispiegamento; le foglie anneriscono e disseccano, causando infine la caduta della foglia. Solo sulle piante in allevamento il cecidomie può causare dei danni considerevoli. Sulle piante in produzione in genere non provoca danni, anzi, su piante molto vigorose ostacola la crescita dei succhioni, rallenta lo sviluppo delle popolazioni di psilla e le larve del cecidomide servono da alimento alternativo per gli antocoridi (predatori della psilla) e per altri insetti utili.
In caso di forti infestazioni si possono eseguire delle lavorazioni del terreno lungo le file in modo da esporre agli agenti atmosferici (in particolare il caldo estivo e il sole) le larve e le pupe, in tal modo una buona percentuale viene devitalizzata.
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