Dittero diffuso in Europa meridionale, presente in tutti gli areali italiani.
Gli adulti presentano un capo grosso, di colore giallo nella parte anteriore e scuro in quella posteriore, con triangolo ocellare bruno. Il torace è nero, eccezion fatta per lo scuto ed una sottile linea laterale di pigmentazione giallo brillante. Addome nero, zampe con femori neri, tibie e tarsi gialli. Le ali hanno un disegno caratteristico blu-nerastro formato da una banda trasversale all'altezza della nervatura traversa posteriore che si allunga largamente lungo la costale fino oltre l'apice dell'ala; un'altra banda più larga taglia l'ala a livello della nervatura traversa anteriore; entro queste bande si trova una piccola macchia bruno-nerastra. Una terza banda traversa è posizionata sul quarto basale dell'ala. A maturità l'adulto raggiunge i 3,5-4 mm di lunghezza.
L'uovo è fusiforme, di 2 mm di lunghezza, 3-4 volte più lungo che largo, con un polo interessato da una reticolatura superficiale.
Larve di forma conica, microcefala, priva di zampe e di colore bianco, di 5 mm di lunghezza.
Pupario ovale, della lunghezza di 4-5 mm, con evidenti linee trasversali di segmentazione, di colore inizialmente giallastro e successivamente tendente al bruno chiaro.
R. cerasi sverna come pupario nel suolo; gli adulti fanno la loro comparsa a fine aprile-primi di maggio o più tardi (in funzione di altitudine, latitudine, composizione ed esposizione del terreno stesso). Gli adulti sfarfallano, in genere, quando la sommatoria della temperatura media giornaliera a partire dall'inizio dell'anno raggiunge i 430°C (oltre i 5°C e rilevata a 5 cm di profondità).
Si alimentano di acqua, di sostanze zuccherine ed essudati che trovano agli apici dei germogli o all'ascella delle foglie. Gli esemplari maschi vivono circa 23 giorni, le femmine circa 30. Gli accoppiamenti si consumano una trentina di ore dopo lo sfarfallamento e le ovodeposizioni avvengono 10-15 giorni dopo la comparsa delle femmine, quando la temperatura ambientale supera i 18°C.
Ogni femmina depone in media dalle 40 alle 80 uova, una per drupa, quando queste virano dal colore verde al giallo.
La larva nasce dopo un'incubazione varia da 6 a 12 giorni (con temperature di 19-20°C). Completato lo sviluppo in 10-30 giorni, fuoriesce dalla ciliegia un forellino, lasciandosi cadere sul terreno. A questo punto la larva si interra (fino a 10 cm di profondità) e si impupa per svernare in diapausa.
Alcune pupe possono rimanere in diapausa per 2 o 3 anni.
La sua attività trofica avviene a carico delle piante di ciliegio, con le larve che arrecano danno alle drupe scavando una galleria attorno al nocciolo. Le ciliegie parassitizzate risultano non commestibili. Le varietà a maturazione medio-tardiva e tardiva risultano particolarmente suscettibili, quello precoci e le cultivar di ciliegio acido non sono interessate dal parassita. I danni maggiori si palesano dopo inverni miti, in ragione del maggior numero di pupe che non sono devitalizzate dal freddo.
indipendentemente dalla coltura
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