Questo piccolo imenottero tentrenide vive esclusivamente sul pero (le larve infestano i frutticini) e può causare notevoli danni, specialmente in quelle varietà che hanno difficoltà nell’allegagione. L’adulto, lungo 4-5 mm, ha il capo, le antenne e il torace di colore giallo rossastri ma quest’ultimo risulta più scuro e con delle macchie nere. Le ali coprono tutto il corpo e risultano trasparenti ma leggermente brunite con le nervature di colore bruno. Le larve sono bianche con il capo nero lucente quando sono giovani, mentre quando sono mature hanno il capo color miele; esse si trovano all’interno dei frutti fino quando non hanno raggiunto la maturità (le larve), poi fuoriescono.
Questo insetto compie una sola generazione all’anno ed è presente con popolazioni di sole femmine (a riproduzione partogenetica); queste compaiono a primavera durante la fioritura nutrendosi del nettare e del polline dei fiori. Le femmine procedono poi all’ovodeposizione facendo un incisione nel calice, alla base dei sepali, e deponendovi l’uovo (sul calice dei fiori è possibile vedere una piccola macchia nera). Dopo 8-13 giorni nascono le larve che iniziano a scavare una galleria nella parte distale del calice; dopo qualche giorno (fatta la prima muta) si sposta nella zona centrale del ricettacolo (regione del peduncolo dove sono inserite le appendici fiorali) creandosi una cavità dalle pareti nerastre. Compiuta la seconda muta fuoriesce dal frutto, creando un foro nella zona calicina, e penetra in un nuovo frutto, solo eccezionalmente ne viene infestato un terzo. Raggiunta la maturità, a circa 20 giorni dalla nascita, la larva fuoriesce dal frutto attraverso il foro d’entrata e si lascia cadere al suolo dove si interra a 5-10 cm di profondità; li si imbozzola per trascorrere l’inverno e solo a primavera compie la muta con la formazione dell’adulto. A volte la larva rimane dormiente (diapausa) per un anno comparendo dopo un altro anno.
Il danno è costituito dalla caduta dei frutticini infestati e nel caso che non cadano subiscono delle pesanti deformazioni durante l’accrescimento. I frutticini infestati appaiono con un anomalo rigonfiamento o per la presenza di un punto nero nella zona in cui è avvenuta l’ovodeposizione. Dai fori larvali fuoriescono della rosura e un liquido brunastro. Tra le varietà maggiormente colpite ci sono Abate Fétel, William, Passa Crassana, Coscia, Spadona.
Nei frutteti dove tutti gli anni vi sono infestazioni è consigliabile evitare l’inerbimento ed effettuare lavorazioni del terreno in modo da portare in superficie le larve che così si devitalizzano.
indipendentemente dalla coltura
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