Tentredine diffusa in tutta Europa, registrata in tutte le regioni italiane. Vive principalmente a spese del susino, attaccando anche le piante di albicocco, laddove queste siano consociate a susini.
Adulto con capo, antenne e torace di colore fulvo, tranne la parte latero-dorsale posteriore del mesotorace che è fondamentalmente nera e il segmento metatoracico che è frequentemente nero.
Le zampe sono ferruginee, inscurite a livello dei femori.
Addome ferrugineo con regione dorsale del I segmento di colore brunastro, tendente al giallo nei segmenti II-V e ferruginea nei rimanenti. Il maschio, di dimensioni più ridotte rispetto alla femmina, con tacca nera all'altezza della regione ocellare e nel lobo mediano del mesonoto. A maturità può raggiungere i 4-5 mm di lunghezza e i 10-13 mm di apertura alare.
Uovo subelissoidale subito dopo la deposizione, poi ovoidale, opalescente, con corion liscio, delle dimensioni di 0,75-0,85 x 0,55-0,60 mm.
Larva matura di colore giallo-verdastro con capo color miele lucente, emanante odore di cimice.
Dimensione: 8-10 mm di lunghezza.
Bozzolo subovoidale, castaneo, ricoperto di particelle terrose, delle dimensioni di 5-6 x 2-3 mm.
Gli adulti di H. flava fanno la loro comparsa alcuni giorni prima dell'inizio della fioritura, compiendo la loro attività trofica durante le ore più calde del giorno; nelle prime ore del mattino e con cielo coperto o in caso di pioggia le tentredini restano ferme ed intorpidite in mezzo ai fiori.
Entro 1-2 giorni dallo sfarfallamento si consumano gli accoppiamenti; successivamente le femmine depongono complessivamente dalle 50 alle 70 uova, inserendole all'interno dei tessuti alla base dei sepali dei fiori già aperti.
Ogni fiore ospita generalmente un solo uovo, occasionalmente 2 con forte presenza di adulti.
Le larve nascono dopo un periodo di incubazione di 9-14 giorni e la muta avviene 7-9 giorni dopo, con successiva fuoriuscita dal frutticino, attaccandone poi altri 2-3 o anche 4. Raggiunta la maturità dopo 4 mute, dopo circa 3 settimane fuoriesce dal frutto caduto al suolo interrandosi nelle immediate vicinanze (ad una profondità di 5-10 cm), imbozzolandosi ed entrando in diapausa fino alla primavera successiva.
Le larve di H. flava attaccano i giovani frutti, all'interno dei quali compiono il loro ciclo di sviluppo. Si nutrono del seme in formazione, l'endocarpo e il mesocarpo, dando luogo così ad ampie cavernosità piene di escrementi; la fuoriuscita dai frutti colpiti avviene attraverso un foro, rotondo, dai bordi netti.
Ogni larva può danneggiare dalle 3 alle 5 drupe nell'arco della sua attività trofica.
Le susine predate vanno inevitabilmente incontro alla caduta prematura.
Orientare la scelta varietale verso cultivar poco suscettibili. Effettuare, a fine primavera, una lavorazione superficiale per esporre le larve interrate all'azione devitalizzante del calore estivo e della siccità.
indipendentemente dalla coltura
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