Falena angolosa o Falena fiorale del Melo Pasiphila rectangulata, Chloroclystis rectangulata, Eupithecia rectangulata

Questo lepidottero geometride vive a spese di melo, pero e cotogno ed è presente principalmente nelle regioni settentrionali del paese. Gli adulti hanno le ali di color grigio-azzurrognolo o verdastro, su quelle anteriori vi sono delle strette bande nerastre. L’apertura alare è di 20-22 mm. Le larve, che a maturità misurano 18-20 mm, hanno il corpo color giallo-verde o bianco sporco attraversato da una fascia longitudinale rosso scura; il capo è nero e sul dorso del primo segmento toracico vi è una macchia scura trasversale ad esso; dal segmento successivo parte la banda rossastra che percorre il dorso del corpo. L’uovo è ovale, inizialmente di colore bianco sporco per poi diventare rosa-arancio e infine grigio-verde. 

Biologia

L’insetto compie una sola generazione all’anno e sverna come uovo. All’ingrossamento delle gemme le larve, che sono già sgusciate dalle uova, penetrano prima al loro interno e poi penetrano nei boccioli fiorali per divorare stami e pistillo. A volte uniscono le giovani foglie, a formare una sorta di cornetto, e poi mangiano l’epidermide superiore della foglia. Le larve si sviluppano abbastanza in fretta e alla fine della fioritura gran parte di esse ha già completato lo sviluppo, a questo punto si lasciano cadere al suolo e si interrano per incrisalidarsi. Dopo una ventina di giorni compaiono gli adulti, il volo va da da fine maggio a inizio luglio. Gli adulti, dalle abitudini crepuscolari, si accoppiano e le femmine ovidepongono dentro le anfrattuosità dei rami e del tronco. Le uova rimangono in diapausa (sospensione delle attività metaboliche per superare periodi ostili, es. inverno) fino all’ingrossamento delle gemme. 

Danni causati

In genere, questo lepidottero lo si trova su piante non sottoposte alle normali cure di difesa ed è presente in particolare nei meleti di collina, dove può compiere infestazioni importanti. Le larve danneggiano i fiori divorando gli organi riproduttivi interni (stami e pistillo) e impediscono la schiusura del fiore. A volte compiono erosioni sull’epidermide superiore delle foglie dopo averle accartocciate, formando una specie di cornetto.