Le larve di questo geometride si sviluppano a spese di fruttiferi (albicocco, susino, ciliegio, melo e pero) e latifoglie forestali (quercia, olmo, frassino, betulla, salice, tiglio, pioppo, ecc.).
Gli adulti hanno le ali anteriori grigio-giallastre screziate di bruno e attraversate da fasce trasversali nerastre; le ali posteriori sono un po’ più chiare e con alcune fasce poco evidenti. Il maschio si distingue dalla femmina per le antenne pettinate (sembrano dei pettinini o delle piumette). L’apertura alare è di 45 mm.
Le larve sono bruno-rossicce con sottili linee longitudinali nerastre, strie trasversali e aree stigmatiche gialle; a maturità misurano 35-45 mm.
L’insetto compie una sola generazione all’anno e sverna come crisalide. Gli adulti compaiono da marzo a inizio maggio. Le femmine arrivano a deporre fino a 1500 uova, queste sono deposte in piccoli gruppi. Le larve si sviluppano in maggio e giugno per poi, una volta raggiunta la maturità, calarsi al suolo e sotterrarsi per incrisalidarsi.
Le larve compiono erosioni sulle foglie e a volte sui frutti, in genere i danni sono limitati in quanto sono presenti pochi individui.
indipendentemente dalla coltura
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