Sesia delle Pomacee e delle Drupacee Synanthedon myopaeformis, Aegeria myopaeformis, Conopia myopaeformis, Sesia myopaeformis

Classificazione: Insetti > Lepidotteri

Le larve di questo lepidottero seside attaccano principalmente il melo, ma sono in grado di infestare anche il pero, cotogno, sorbo, biancospino e raramente anche le drupacee (In particolare il susino, meno albicocco, ciliegio e pesco). In Italia è presente soprattutto nelle regioni settentrionali.
Gli adulti presentano la zona centrale delle ali trasparente, per l’assenza di squame, con le nervature e i bordi delle ali scuri, questi ultimi presentano riflessi rosso-bruni. L’apertura alare è di 23-25 mm. Il corpo è nero con una fascia rosso-arancio a metà dell’addome, nella femmina è interrotta sul ventre. Le antenne sono nere, ben sviluppate e rivolte in avanti con le punte leggermente ripiegate verso l’esterno.
La larva è color crema con capo castano rossastri, a maturità ha una lunghezza di 20-25 mm. L’uovo, di dimensioni di circa 0,5 mm x 0,6 mm, è ovoidale e leggermente appiattito con un colore biancastro inizialmente per poi diventare bruno rossastro; sulla superficie dell’uovo vi è un disegno reticolato a nido d’ape. 

Biologia

Il volo inizia da metà maggio a tutto luglio, fino ai primi di agosto. Gli adulti sono attivi durante il giorno e si possono vedere sulle foglie esposte al sole o sui fiori di piante erbacee, soprattutto ombrellifere (Ammi majus, Daucus carota), dove si alimentano di nettare. Le femmine depongono le uova sulle rugosità della corteccia, sulle parti cicatrizzate dovute a grossi tagli di potatura, sui cancri dovuti a fughi agenti di cancri rameali (es. Nectria) e nei punti d’innesto, soprattutto se presenti calli e rigonfiamenti dovuti a disaffinità. Dopo 8-15 giorni dalla ovodeposizione nascono le larve, esse penetrano subito sotto la corteccia e iniziano a scavare le loro gallerie. Le larve trascorrono l’inverno per poi riprendere la loro attività alimentare in primavera; ad aprile raggiungono la maturità e si incrisalidano, dopo circa due settimane compare l’adulto. Il ciclo è quindi annuale, ma nelle zone con climi freddi il ciclo può diventare biennale (la larva trascorre un altro anno sotto la corteccia).

Danni causati

Le larve creano delle gallerie subcorticali (sotto la corteccia) nel fusto e nelle branche, intaccando anche lo strato più superficiale del legno. L’effetto della loro azione è il deperimento delle branche, seguito dalla loro morte. In genere le infestazioni avvengono su piante già debilitate o vecchie e sono favorite da: cancri, ferite mal cicatrizzate e processi tumorali. Sono in grado di compiere attacchi nella zona d’innesto di giovani piante, in particolare su alcuni portinnesti con attitudine pollonifera (M7 e M9) o che hanno problemi di disaffinità (con la creazione di un notevole ingrossamento nella zona di unione tra i due bionti). Nei casi in cui sia colpita la zona d’innesto c’è il pericolo della morte della pianta dopo un iniziale deperimento. Le gallerie scavate sono una buona via di penetrazione per patogeni fungini agenti di cancri rameali come Nectria galligena e Phomopsis mali e del lepidottero Euzophera bigella. 

Interventi agronomici

È possibile ostacolare gli attacchi larvali evitando i grossi tagli di potatura e aiutando i tessuti a rimarginare le ferite utilizzando le apposte paste cicatriziali. Si possono rimuovere e bruciare le parti infestate o eliminare le larve con la rimozione della corteccia infestata con un raschietto; è necessario poi spennellare la zona con olio bianco + un fungicida (es. sali di rame) per evitare che funghi patogeni possano penetrare attraverso la ferita. Si può effettuare la cattura massale degli adulti con trappole alimentari (l’attrattivo può essere fatto con acqua (85%), vino rosso (10%) e melassa (5%), oppure con succo di mela (85%), melassa (10%) e acido acetico (5%).

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Relazioni delle Giornate Fitopatologiche su Sesia delle Pomacee e delle Drupacee

Nuove acquisizioni con nematodi entomoparassiti (Steinernema feltiae Filip) nella lotta contro le larve di Synanthedon myopaeformis Brkh. (Lepidoptera: Aegeriidae) in meleto

1986 - Lotta contro insetti, acari e nematodi - volume primo

Le prove positive con Steinernema spp. (Nematoda, Rhabditidae) nel 1984 (Tab. 3) hanno proposto nuove strade nella lotta contro le larve di Synanthedon myopaeformis Brkh. Tre sono state le nuove acquiizioni: 1. Prove con i nematodi prodotti su ...

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