Questo lepidottero vive esclusivamente sulla vite, non è molto comune e lo si ritrova specialmente nelle aree collinari e nelle aree del centro Italia (Lazio, Toscana).
L’adulto è una farfalla di medie dimensioni, 20-30 mm di apertura alare, con le ali bronzee o brunastre e il corpo di colore verde-bluastro. Le larve, inizialmente giallastre, a maturità raggiungono i 15 mm di lunghezza con una colorazione grigio-brunastra e la presenza di peluria e file di tubercoli dorsali color ocra-nocciola; dai tubercoli partono ciuffi di peli, scuri se dorsali, chiari se laterali. Le uova sono giallo paglierino.
La zigena sverna come larva entro i tralci nella zona midollare; a primavera escono e compiono i primi danni. Gli adulti compaiono tra la prima decade di giugno e inizio luglio, pochi giorni dopo lo sfarfallamento si accoppiano e le femmine depongono fino a 200-300 uova sulla pagina inferiore delle foglie formando gruppi di circa 50 uova; gli adulti durante il giorno restano nascosti nella vegetazione. Dopo una o due settimane dalla ovideposizione compaiono le larve e tra fine luglio e metà settembre sospendono l’attività alimentare per penetrare all’interno dei tralci, nella loro parte terminale o dentro agli speroni di potatura; scavano delle gallerie di 1-2 cm in fondo alle quali si posizionano tessendo un bozzo letto sericeo. Così passano tutto l’inverno fuoriuscendo la primavera successiva per completare il loro sviluppo.
A inizio primavera, prima dell’apertura delle gemme, le larve che hanno svernato penetrano nelle gemme accecandole. Successivamente passano ad attaccare i germogli distruggendoli, poi terminano il loro sviluppo sulle foglie dove provocano ampie erosioni. In estate le larve appena nate, della prima generazione, attaccano la pagina inferiore delle foglie giovani, proseguono così fino a settembre compiendo piccole erosioni senza ledere la pagina superiore e le nervature della foglia. Le perdite possono essere ingenti e le piante attaccate reagiscono con un l’emissione di moltissime femminelle, ciò ha ripercussioni sulla loro vitalità e sulla produzione dell’anno successivo.
Importante e eseguire tutti gli interventi di potatura prima della fine di marzo e distruggere tutti i residui di potatura.
indipendentemente dalla coltura
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