Rodilegno rosso Cossus cossus

Classificazione: Insetti > Macrolepidotteri xilofagi

Questo lepidottero è alquanto polifago e attacca numerose piante arboree, inoltre possono avvenire infestazioni a carico di carciofo e barbabietola. L’adulto presenta le ali anteriori di colore bruno-grigiastro con sfumature bianchicce, marezzate da numerose linee trasversali sinuose grigie o marroni; le ali posteriori sono di colore bruno uniforme. Le femmine sono più grandi dei maschi e presentano le antenne filiformi invece che pettinate (presenti nel maschio). L’apertura alare è di 7-8 cm ma può arrivare anche a 10 cm. Le uova, deposte sotto le anfrattuosità corticali, sono ellittiche, brune con striature nere e con dimensioni di mm 1,7 x 1,2. La larva matura ha un colore rosso vinoso, più chiaro nel ventre, con il capo e due macchie sul pronoto (parte dorsale del primo segmento del torace) di colore nero. La larva è di dimensioni notevoli arrivando a 9-10 cm di lunghezza. 

Biologia

L’insetto ha un ciclo di tre anni. Gli adulti compaiono da metà giugno a metà agosto, hanno abitudini notturne e dopo l’accoppiamento le femmine depongono le uova in gruppetti di 15-50 elementi nelle anfrattuosità della corteccia del tronco o delle grosse branche; possono essere deposte in totale dalle 300 alle 1500 uova. Dopo 8-20 giorni dalla deposizione delle uova nascono le larve. Queste penetrano subito nella zona corticale per raggiungere il cambio, le larve in questa fase vivono gregarie formando un ampia escavazione. Con l’arrivo dell’inverno interrompono l’attività alimentare per riprenderla a primavera, da questo momento scavano gallerie individuali che si approfondiscono nel legno. Nella primavera del terzo anno la larva crea un foro nella corteccia per poi chiuderlo con della rosura, vicino a questa via d’uscita la larva, verso metà maggio, si incrisalida. La larva può incrisalidarsi anche all’esterno della pianta all’altezza del colletto quando l’infestazione è avvenuta alla base del tronco. L’adulto compare solo un mese più tardi. 

Danni causati

In genere vengono attaccate piante in condizioni di salute precaria, magari già debilitate da attacchi di altri insetti xylofagi come il rodilegno giallo (Zeuzera pyrina) o sesidi (Synanthedon spp.). Le larve scavano gallerie inizialmente subcorticali per poi approfondirsi negli stati più profondi del legno; in genere sono posizionate nella zona del colletto, del tronco e delle grosse branche. Le gallerie provocano l’alterazione del flusso floematico con l’effetto di causare deperimenti vegetativi, disseccamento di intere branche o nei casi più gravi la morte dell’intera pianta; le gallerie scavate possono portare alla rottura dei rami o delle branche infestate sotto l’azione del vento, inoltre le gallerie scavate sono un ottima via di penetrazione per i patogeni. 

Interventi agronomici

Gli interventi che si possono effettuare sono diversi: posizionamento di trappole a feromoni per catture di massa, penetrare nelle gallerie con un filo di ferro o asportare le zone infestate (poi è necessario pulire le zone colpite dall’infestazione e spennellarvi prodotti fungicidi, per evitare l’instaurarsi di funghi agenti di carie o altro). 

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