Questo microlepidottero ha come pianta ospite il melo ed è generalmente presente nelle aree settentrionali del paese. I suoi attacchi negli impianti produttivi, in genere, non sono frequenti mentre lo sono negli impianti abbandonati, trascurati o in piante isolate.
Gli adulti presentano capo, torace e ali anteriori di colore bianco, su queste ultime sono presenti anche dei puntini neri. Le ali posteriori sono grigiastre e munite di frangia. Gli adulti sono lunghi7-9 mm e hanno un apertura alare di 19-22 mm.
Le larve, di 15-20 mm a maturità, sono bianco-grigiastre, o talvolta bianco-verdastre, con il capo, il pronoto (parte dorsale del primo segmento del torace) e la punta dell’addome di colore nero; ogni segmento del corpo porta due macchie nere. Le uova sono poste in ovature di forma ovale con gli elementi di circa 1mm di diametro e disposti in modo embricato (sovrapposte come le tegole di un tetto); inizialmente l’ovatura è di colore giallastro per poi diventare rossastro e infine brunastro.
Il lepidottero compie una sola generazione all’anno e passa l’inverno come larva, protetta sotto i resti dell’ovoplacca. Con la ripresa vegetativa le larve sgusciano fuori dall’ovoplacca e penetrano dentro le foglie posizionandosi tra le due epidermidi, li formano un ampia mina che può interessare buona parte del lembo. Le larve minano le foglie per circa 15 giorni per poi fuoriuscire e costruire dei nidi legando la vegetazione con dei fili sericei, all’interno dei nidi svolgono l’attività alimentare divorando le foglie. Verso fine maggio, o ai primi di giugno, le larve arrivano a maturità e si tessono un bozzoletto fusiforme, i bozzoletti sono serrati l’uno agli altri. Gli adulti compaiono a da fine giugno-inizio luglio fino a tutto agosto, a seconda degli ambienti. Dopo gli accoppiamenti le femmine depongono le uova in ovoplacche, da 20-70 uova,sulla parte distale dei rametti. Dopo circa 15 giorni nascono le larve, queste rimangono sotto l’ovoplacca trascorrendo così tutto l’inverno.
I danni sono a carico della vegetazione, conseguenze sulla produzione si verificano solo in presenza di forti infestazioni. I danni sono causati dalle larve, queste inizialmente minano le foglie per poi fuoriuscire e costruire dei nidi sericei che inglobano diverse foglie, le quali vengono divorate; le larve abbandonano i nidi per formarne dei nuovi e danneggiare così nuova vegetazione.
Asportazione dei nidi e loro distruzione.
indipendentemente dalla coltura
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