I miridi sono dei rincoti alquanto polifagi che si ritrovano su numerose piante; tra questi C. fulvomaculatus lo si può ritrovare su piante arboree tra cui pero, susino, sorbo e salice insieme ad altre specie come C. norvegicus, C. clavatus, ecc. Le punture di nutrizione su giovani perine causano la formazione di depressioni che deturpano il frutto. Gli adulti di C. fulvomaculatus mostrano dimensioni leggermente differenti tra maschi e femmine con queste ultime delle dimensioni di 6,2-7 mm di lunghezza e i maschi leggermente più piccoli; la forma è allungata e hanno un colore nero-bruno con 3 macchie fulve, due sul margine esterno delle ali e una sul dorso; hanno antenne ben sviluppate con la parte più vicina al capo di colore nero, mentre il resto dell’antenna è bruna.
C. fulvomaculatus compie, a quanto pare, una generazione all’anno; gli adulti compaiono in piena estate e il superamento dell’inverno avviene allo stato di uovo, presente in screpolature corticali o legno deteriorato. Le forme giovanili possono comparire già da fine febbraio in meridione mentre al nord da fine marzo.
L’insetto ha una alimentazione varia e mista (sia zoofaga che fitofaga), occasionalmente danneggia i frutti del pero causando litiasi (anche le altre specie di miridi provocano litiasi); questo danno consiste nella formazione di depressioni crateriformi di alcuni mm, deturpanti il frutto, al cui centro è visibile una tacca necrotica provocata dalla puntura. La polpa sottostante forma dei nuclei molto duri di colore giallastro.
Gli adulti dei miridi sono molto mobili e in grado di compiere rapidi voli evitando spesso i trattamenti insetticidi, così, in questo caso, la lotta agronomica gioca un ruolo importante. Le infestazioni possono essere evitate gestendo la vegetazione sia all’interno che nelle vicinanze del frutteto; nei giovani impianti si deve evitare la coltivazione negli interfilari di piante erbacee attrattive per i miridi (patate, fagiolini, ecc.), mentre negli impianti in fase produttiva è bene distruggere le erbe infestanti prima dello sviluppo delle forme giovanili o subito all’inizio del loro sviluppo. Con la presenza dei frutti, invece, è bene evitare lo sfalcio dell’erba, o condurre lavorazioni del terreno, nel frutteto e nei fossi; eliminando gli ospiti (erbe) costringiamo i miridi a spostarsi dall’erba, che noi abbiamo eliminato, ad altri luoghi tra cui i peri, o altri fruttiferi.
indipendentemente dalla coltura
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Parole chiave: Rincoti miridi, Lygus, Adelphocoris, Calocoris, malformazione frutti
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