Malattia segnalata per la prima volta in Italia, nel 1957, come 'Mosaico del mais e del sorgo', attualmente diffusa nei paesi mediterranei e in America del nord. Agente della malattia è un ceppo del virus del mosaico della canna da zucchero, caratterizzato da particelle tubiformi e facente parte il gruppo dei potyvirus.
MDMV è trasmesso da varie specie di afidi che ne costituiscono il vettore preferenziale: Rhopalosiphum maidis, Rhopalosiphum padi, Myzus persicae e Schizaphis graminum. Raramente trasmissibile per seme, risulta di facile diffusione per succo. I mais ibridi sono per lo più tolleranti o resistenti a questo virus che, al contrario, può cagionare danni molto gravi alle linee pure (coltivate e utilizzate per la creazione di ibridi).
Le cultivar colpite presentano striature clorotiche a carico delle foglie che si formano in primavera: in estate questi sintomi si attenuano notevolmente, comparendo nuovamente, più evidenti e accompagnati da arrossamenti, in autunno. Fenomeni di nanismo si hanno frequentemente in concomitanza alle infezioni precoci, a carico delle spighe o dell'intera pianta.
Il virus infetta anche la sorghetta (Sorghum halepense), sfruttando quest'ultima per superare il periodo invernale.
Prestare particolare attenzione al controllo delle erbe infestanti, in particolar modo Sorghum halepense, in modo da sottrarre al virus il principale mezzo di preservazione dai rigori invernali. L'efficace controllo degli afidi vettori consente di contenere la diffusione dell'infezione. Orientare la scelta varietale verso ibridi tolleranti e resistenti.
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