2018
11
La cimice asiatica preoccupa il Veneto
Ad affermarlo Coldiretti Veneto e l'assessore regionale Giuseppe Pan nell'incontro tenutosi oggi, 11 luglio 2018, a Castelbaldo (Pd). Pan: "Garantiti interventi e risorse per ricerca su Psr"
"La cimice è una calamità a cui bisogna far fronte".
Questo è l'allarme del presidente di Coldiretti Veneto, Martino Cerantola, lanciato all'incontro di oggi, 11 luglio 2018, a Castelbaldo (Pd) presso la cooperativa Co.Fru.Ca.
"Serve tempo e studio per individuare il parassita in grado di contenere l'insetto definito alieno perchè proveniente dalla Cina - ha spiegato Cerantola - Nel frattempo vanno attivate misure di difesa immediate con reti di protezione che rappresentano un costo per l'impresa agricola".
Su questo è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pan che ha affermato: "La Regione Veneto ha affidato al Dipartimento di agronomia animali e ambiente dell'Università di Padova l'incarico di studiare la localizzazione e il ciclo di attività della cimice asiatica e di individuare le migliori strategie di prevenzione e contrasto. Al momento, il lavoro dei ricercatori e dei servizi fitosanitari della Regione Veneto ha consentito di mappare la presenza della cimice nel nostro territorio, di osservarne l'evoluzione e di indicare le possibili misure di contenimento.
"Dallo studio - continua Pan -è emerso che le cimici asiatiche infestano e danneggiano soprattutto i margini degli appezzamenti e la misura più efficace per limitare i danni e ridurre l'uso di insetticidi chimici risulta essere il posizionamento di reti antigrandine e reti antinsetto, in modo da chiudere i bordi degli appezzamenti".
"In attesa che la ricerca ottenga risultati sperimentabili su vasta scala, la Regione – prosegue l'assessore - continua a sostenere i produttori ortofrutticoli ammettendo ai contributi dei bandi Psr gli investimenti finalizzati alla difesa attiva, come l’acquisto e la collocazione di reti antinsetto. Sono investimenti utili per migliorare le prestazioni e la competitività dell’impresa agricola, che possono godere di contributi dal 40 al 60% della spesa sostenuta, a seconda dei soggetti e delle zone interessate. Ma è solo investendo che sarà possibile individuare la via migliore per contrastare la diffusione delle aree coltivate di questa specie infestante".
Tutte le campagne del territorio veneto sono interessate dalla presenza del vorace insetto anche se le province più colpite sono Padova e Rovigo.
I danni si allargano dai frutteti agli orti fino alle piante ornamentali. I dati rilevati dai tecnici si profilano molto preoccupanti per il 2018.
Le colture maggiormente interessate dall'infestazione di cimice asiatica in Veneto
Questo è l'allarme del presidente di Coldiretti Veneto, Martino Cerantola, lanciato all'incontro di oggi, 11 luglio 2018, a Castelbaldo (Pd) presso la cooperativa Co.Fru.Ca.
"Serve tempo e studio per individuare il parassita in grado di contenere l'insetto definito alieno perchè proveniente dalla Cina - ha spiegato Cerantola - Nel frattempo vanno attivate misure di difesa immediate con reti di protezione che rappresentano un costo per l'impresa agricola".
Su questo è intervenuto l'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pan che ha affermato: "La Regione Veneto ha affidato al Dipartimento di agronomia animali e ambiente dell'Università di Padova l'incarico di studiare la localizzazione e il ciclo di attività della cimice asiatica e di individuare le migliori strategie di prevenzione e contrasto. Al momento, il lavoro dei ricercatori e dei servizi fitosanitari della Regione Veneto ha consentito di mappare la presenza della cimice nel nostro territorio, di osservarne l'evoluzione e di indicare le possibili misure di contenimento.
"Dallo studio - continua Pan -è emerso che le cimici asiatiche infestano e danneggiano soprattutto i margini degli appezzamenti e la misura più efficace per limitare i danni e ridurre l'uso di insetticidi chimici risulta essere il posizionamento di reti antigrandine e reti antinsetto, in modo da chiudere i bordi degli appezzamenti".
"In attesa che la ricerca ottenga risultati sperimentabili su vasta scala, la Regione – prosegue l'assessore - continua a sostenere i produttori ortofrutticoli ammettendo ai contributi dei bandi Psr gli investimenti finalizzati alla difesa attiva, come l’acquisto e la collocazione di reti antinsetto. Sono investimenti utili per migliorare le prestazioni e la competitività dell’impresa agricola, che possono godere di contributi dal 40 al 60% della spesa sostenuta, a seconda dei soggetti e delle zone interessate. Ma è solo investendo che sarà possibile individuare la via migliore per contrastare la diffusione delle aree coltivate di questa specie infestante".
Le colture e le zone maggiormente interessate
Tutte le campagne del territorio veneto sono interessate dalla presenza del vorace insetto anche se le province più colpite sono Padova e Rovigo.I danni si allargano dai frutteti agli orti fino alle piante ornamentali. I dati rilevati dai tecnici si profilano molto preoccupanti per il 2018.
Le colture maggiormente interessate dall'infestazione di cimice asiatica in Veneto