2019
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Campagna maidicola 2018, contaminazioni basse per l'aflatossina B1

Nel 2018 solo il 3% dei campioni è stato trovato superiore ai 20 microgrammi per kg. Positivi i dati anche per quanto riguarda Don e Zea, mentre è andata peggio sul fronte delle fumonisine

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Nel 2018 l'andamento del meteo è stato favorevole

Fonte immagine: © patrick - Fotolia

L'annata 2018 è stata una buona annata per il mais, non solo dal punto di vista delle rese, ma anche dal punto di vista sanitario. Rispetto al 2017 la contaminazione da micotossine è stata di molto inferiore, anche se c'è da considerare che il meteo nel 2017 non era stato clemente. I dati dell'andamento sono stati resi noti durante la Giornata del mais 2019 che si è tenuta a Bergamo, organizzata, come ogni anno, dal Crea.

A relazionare c'era Sabrina Locatelli, ricercatrice Crea, che ha illustrato i risultati della Rete qualità mais per la campagna scorsa. I dati sono stati raccolti in 42 centri di stoccaggio dislocati nelle regioni a vocazione maidicola: Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia ed Emilia Romagna. I campioni raccolti sono stati 316, sottoposti a test Elisa immunoenzimatici per aflatossina B1, fumonisine, Don e Zea.

L'andamento del meteo nell'anno 2018 è stato favorevole, soprattutto rispetto al 2017. Le temperature si sono mantenute a livelli elevati ma, fortunatamente, si sono avute anche precipitazioni sostenute e ben distribuite, soprattutto nei mesi più delicati per il mais: luglio e agosto.

Partendo dalla temibile aflatossina B1, prodotta dal fungo Aspergillus flavus, nel 2018 solo il 3% dei campioni è stato trovato superiore ai 20 microgrammi per kg. Nel 2017 la percentuale era stata dell'11%. I campioni al di sopra dei limiti di legge per quanto riguarda l'uso mangimistico si sono concentrati fra aree Est ed adriatica.

Per quanto riguarda le fumonisine, prodotte da fungo Fusarium, è andata peggio, anche se il risultato 2018 si colloca comunque nella media dei dati fra il 2011 e il 2017: il 41% dei campioni ha superato i limiti di legge. C'è da tenere presente però che, ha specificato Sabrina Locatelli, il Fusarium verticillioides è presente in maniera endemica ormai nell'area padana. Nell'area centro addirittura il 76% dei campioni ha superato i 4mila microgrammi per kg.

Molto rincuorante la situazione per quanto riguarda Don e Zea. Nessuno dei campioni analizzati, da tutti i centri di stoccaggio delle zone prese in considerazione, ha superato i limiti di legge.
 

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